La Nuova Sardegna

OROTELLI. La recente decisione dell'amministrazione comunale di Orotelli di installare nel rione di Mussinzua una seconda fontanella di distribuzione di acqua depurata, naturale o frizzante, proveniente dall'acquedotto comunale, è al centro di una interrogazione al sindaco, Nannino Marteddu, da parte del gruppo di minoranza in consiglio comunale “Obiettivo comune”. «Riguardo al punto di distribuzione dell'acqua pubblica (la cosiddetta casa dell'acqua) recentemente posizionata in via Milano, nel rione Mussinzua – scrivono nell'interrogazione i consiglieri Luisa Carta, Massimo Pudda, Francesca Marteddu e Sonia Sini – è stato commentato con enfasi da parte del sindaco il presunto consumo di 460 mila litri di acqua in circa 28 mesi nella analoga fontanella pubblica installata a suo tempo in via Santa Rughe». I consiglieri dell'opposizione entrano nel merito dei costi e contestano i dati forniti dal sindaco. «Con un costo per gli utenti di 0.05 euro per litro – si legge nell'interrogazione – si calcola un introito per il Comune di circa 23mila euro in due anni e mezzo, cifra che coprirebbe solamente i costi della locazione a lungo termine, che ammonterebbero a 47mila euro». I conti, dunque, sarebbero in perdita. Da qui la domanda al sindaco: «L’attivazione della seconda fontana è economicamente conveniente?». Al di là della verifica dei costi, il gruppo di opposizione pone anche alcuni quesiti riguardanti i controlli sanitari sull'erogazione dell'acqua. «Quali procedure vengono attuate per garantire la salubrità dell'acqua erogata? Con quale cadenza vengono eseguiti i controlli? E, infine, vista l’esposizione del rubinetto all'aria aperta e allo smog delle auto, quali controlli vengono eseguiti per garantire la pulizia?». La minoranza chiede che le risposte siano date in consiglio comunale.