Su venosu, polemica sul futuro della miniera
di Federico Sedda
Orotelli, la minoranza chiede una riunione urgente del Consiglio sul rinnovo della concessione
03 agosto 2016
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OROTELLI. «La richiesta della società Imi Fabi Sardegna di ottenere il rinnovo della concessione mineraria Su venosu, in agro dei comuni di Orotelli e di Orani, deve essere sottoposta all’attenzione del consiglio comunale convocato in seduta urgente». Questa la richiesta del gruppo di opposizione nel consiglio comunale di Orotelli Obiettivo comune, che, in una lettera al sindaco Nannino Marteddu, sottolinea che la convocazione dell’assemblea civica si rende necessaria stante i contraccolpi sull’ambiente che lo sfruttamento della miniera di talco e di steatite provocherebbe sul territorio. I consiglieri della minoranza, Luisa Carta, Massimo Pudda, Francesca Marteddu e Sonia Sini, fanno già saper di essere contrari al rinnovo della concessione mineraria scaduta il 18 maggio del 2016.
«In tutti i casi – sostengono i consiglieri dell’opposizione – l’argomento deve essere discusso dal consiglio comunale perché la questione non è una semplice prassi burocratica, ma una problema che riguarda tutta la cittadinanza». Il gruppo Obiettivo comune mette in campo alcuni argomenti per motivare il no alla richiesta di concessione mineraria presentata alla Regione e trasmessa anche ai comuni di Orotelli e di Orani per esprimere un parere consultivo.
«Il rinnovo della concessione – si legge nella lettera al sindaco – comprometterebbe ulteriormente il territorio interessato e, allo stesso tempo, verrebbe procrastinata la bonifica ambientale con notevole sacrificio per l’agro di Orotelli. La presenza dell’attività mineraria comporterebbe poi notevoli vincoli per le imprese agricole presenti nel territorio e nelle immediate vicinanze, provocando, quindi, ulteriori danni sacrifici alle aziende agro-pastorali».
«Infine – conclude la lettera – nonostante l’attività mineraria comporti notevoli costi per il territorio di Orotelli, non è rilevabile alcuna ricaduta in termini occupazionali». Da qui la richiesta di esaminare i costi e i benefici della concessione in una seduta del consiglio comunale, in modo tale che ciascuna parte politica possa esprimere la sua opinione.
