La Nuova Sardegna

Nuoro

Novità per i comitati di quartiere entrano anche gli extracomunitari

Novità per i comitati di quartiere entrano anche gli extracomunitari

L’assessore agli Affari generali ha presentato il regolamento approvato dal Consiglio «Con queste norme diventeranno il principale collegamento tra i cittadini e l’amministrazione»

05 agosto 2016
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NUORO. Crescono di numero e rafforzano le loro competenze i comitati di quartiere «che rappresentano – ha detto l’assessore agli Affari generali Maria Boi – il principale collegamento tra i cittadini e l’amministrazione».

Ieri l’assessore ha convocato in municipio gli attuali presidenti dei dieci comitati cittadini per presentare il nuovo regolamento, approvato dal Consiglio comunale nella seduta del 29 luglio scorso, che sarà applicato a partire da ottobre, dopo il rinnovo dei comitati. Molte le novità. Innanzitutto, i comitati passano da 10 a 12, dopo un lungo lavoro di ridefinizione delle zone. Ecco la nuova mappa dei quartieri: Città giardino(con Funtana Buddia, Logurulei e Pratosardo), Badu ’e carros (con Toddotana, Tiesi e Prade Leo), Carta Loi (con Nuraghe e Furreddu), Istiritta, Montelongu (con Monte Jaca, Gruches, mughina e Lollobeddu), Santu Predu (con la Solitudine, Funtanedda e il monte Ortobene), Sa ’e Sulis (con Preda Istrada, Sant’Orsola, Su Pinu e Lollove), piazza Italia (con Ubisti e Nugoro Nobu), Biscollai (con Ugolio), Monte Gurtei (con sa Terra mala e Predas ’e donne), Seuna (con sa Purissima, Su Carmene, provincia 1926 e Sos Arboreddos) e Sa Corte (con Murichessa).

«Il nuovo regolamento – ha spiegato l’assessore – valorizza la funzione consultiva dei comitati che avranno come referente il sindaco e l’assessore agli affari generali». Non solo. I comitati avranno diritto, d’ora in poi, a una risposta scritta da parte dell’amministrazione entro 60 giorni. «Oltre a quella consultiva, i comitati avranno anche una funzione propulsiva: potranno, ad esempio, presentare proposte sulla organizzazione dei servizi di interesse pubblico». I comitati di quartiere stanno diventando sempre più importanti nella vita della città. Sono lo strumento per combattere il degrado e restituire dignità alla vita sociale. «Ed è proprio in quest’ottica che si è mossa l’amministrazione – ha continuato l’assessore – Il comitato può diventare il punto di riferimento per chi è in difficoltà. In tanti non hanno il coraggio di venire in Comune a chiedere un aiuto finanziario. Spesso sono gli stessi comitati a segnalare ai nostri uffici le situazioni di difficoltà. È questa la funzione fondamentale dei comitati: aiutare la comunità».

Altra novità è la partecipazione ai comitati anche degli extracomunitari residenti in città. «Il comitato deve essere occasione di integrazione – ha sottolineato la Boi – i cittadini devono sentire il quartiere come la propria casa».

Il regolamento si è occupato anche dell’organizzazione dei comitati. Gli organi sono l’assemblea, il presidente e il direttivo che sarà composta da cinque membri. (g.z.)

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