La Nuova Sardegna

Nuoro

Artigiani, folk e spuntini è grande festa al Monte

di Valeria Gianoglio
Artigiani, folk e spuntini è grande festa al Monte

Il successo della 4ª edizione della manifestazione del comitato Ultima spiaggia Tra i grandi protagonisti dell’evento: gli hobbisti e le associazioni culturali

08 agosto 2016
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NUORO. E alla fine è stata la grande festa dei nuoresi che in molti si aspettavano: enormi tavoloni sistemati sotto i lecci e pieni di ogni leccornia, i canti e i balli di ben sei gruppi folk di Nuoro, più di cinquanta artigiani e hobbisti del capoluogo barbaricino e dintorni con le loro creazioni in mostra: da un tripudio di bijoux e manufatti artistici, all’immancabile torrone, e poi dolci e lavori in legno, passando per piccole e grandi novità come lo stand dei succhi di frutta biologici estratti al momento e le prelibatezze senza glutine. E una grande fiumana di curiosi e turisti che per tutta la giornata hanno affollato il parco in cima all’Ortobene e l’anello tutto intorno.

Alla quarta edizione, insomma, la festa “A Su connottu pro su Monte” promossa dal comitato Monte Ortobene-Ultima spiaggia con l’Apan Sardegna e il patrocinio del Comune, è diventata a tutti gli effetti uno degli appuntamenti consolidati dell’estate nuorese. Una di quelle tappe che in molti, a Nuoro, attendono per trascorrere una giornata che odora di tempi passati, quando gli abitanti del capoluogo barbaricino si rifugiavano al Monte per pranzare in compagnia sotto l’ombra ristoratrice dei lecci.

Sono passate da poco le 8 di ieri mattina, quando i primi espositori arrivano in cima all’Ortobene e cominciano a sistemare le loro creazioni e insieme a loro arrivano anche i componenti del comitato Ultima spiaggia. C’è chi sistema i tavoloni per il pranzo, chi dà un’ultima rassettata alla chiesetta rimessa a nuovo dal gruppo di volontari, chi dà il benvenuto ai cori e ai gruppi folk pronti ad animare la giornata, e chi guarda con un pizzico di sana soddisfazione gli ultimi lavoretti portati a termine in quell’oasi di pace e verde che è l’Ortobene: le panchine verde lucido. «Le abbiamo recuperate – spiegano i componenti del comitato – erano state abbandonate e noi abbiamo deciso di rimetterle in sesto. Ne abbiamo sistemato una anche nel belvedere che dà sulla vallata che guarda il Corrasi». Alle 11.15, mentre le auto arrivate da Nuoro città cominciano ad arrivare numerose, le campane della chiesetta di Nostra Signora del Monte scandiscono i loro rintocchi. La messa comincia di lì a poco: affollata come sempre, da quando, sempre per iniziativa del comitato, si è voluto riproporre una celebrazione religiosa domenicale in cima all’Ortobene. E anche questa idea, alla fine, si è rivelata un vero successo.

«Il nostro intento è sempre stato quello di valorizzare la bellezza del nostro monte – spiega il presidente del comitato, Antonio Costa, mentre si affaccenda per accogliere amici e ospiti sotto l’ombra invitante degli alberi – e quella di crearein questo modo tante occasioni per attirare i turisti e i nuoresi, e creare così anche nuove opportunità di lavoro».

E così, pezzo per pezzo, il caro vecchio monte Ortobene, comincia a rinascere davvero. E già dalle prossime settimane registrerà persino un nuovo arrivato: sempre in cima al parco, infatti, nello spiazzo vicino alla stradina che conduce alla chiesetta di San Giovanni Gualberto e alle antenne, stanno procedendo spediti i lavori per realizzare un chiosco in legno che diventerà un bar. Dovrebbe essere pronto per la festa del Redentore.

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