La Nuova Sardegna

Nuoro

Un Ferragosto tutto arte e Grazia

di Valeria Gianoglio
Un Ferragosto tutto arte e Grazia

Centinaia di nuoresi e turisti alle celebrazioni deleddiane Una statua della scrittrice è stata inaugurata al Corso

17 agosto 2016
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NUORO. Comincia di buon’ora, alle 7 del mattino di un giorno di festa apparentemente sonnolento, con l’artista nuorese Pietro Costa che si arma di straccio, esce di casa, e in splendida solitudine si dirige nella parta alta del corso Garibaldi, a lucidare per bene la sua ultima creatura prima che si mostri al mondo e ai suoi severi concittadini: 1 metro e 52 di statua in bronzo per 150 chili di peso. E quattro mesi di lavoro per pensarla, disegnarla e metterla su grazie a un progetto commissionato dal Comune e finanziato dalla Regione.

Finisce sedici ore dopo, intorno alle 23, con gli applausi che circa 800 persone – 700 sono quelle sedute davanti al palco – accorse in piazza Satta e sottratte alla calca delle spiagge e al caos delle statali, tributano alla serata di musica e parole che il Comune ha confezionato insieme a Marcello Fois, Gavino Murgia, e ai loro musicisti e lettori. E nel mezzo ci sono il viaggio letterario tra i personaggi e le vicende raccontate da Grazia Deledda che Gavino Poddighe e gli attori dell’associazione I segni delle radici hanno offerto al pubblico nuorese nella chiesetta della Solitudine, una decina di ristoranti aperti insieme ai musei più importanti della città, le immancabili polemiche che a Nuoro in particolare accompagnano e animano da sempre ogni iniziativa.

La cronaca per immagini e tappe del primo Ferragosto di eventi pensato dal Comune e dedicato a Grazia Deledda, racconta, insomma, un successo andato al di là delle aspettative più ottimistiche. Circa cinquecento persone, nuoresi in gran parte, presenti la mattina del 15 per l’inaugurazione della statua dedicata alla scrittrice nuorese nell’80esimo anniversario della morte e nel 90esimo dal premio Nobel, e più di 800, invece, accorsi in piazza Satta per l’evento serale: lo spettacolo “Note di Grazia”. E svariate altre centinaia di presenze che per tutto il giorno hanno popolato le strade di Nuoro, i musei, i prati ombrosi del monte Ortobene per allestire, tra un appuntamento culturale e l’altro, uno “spuntino” da competizione. «Abbiamo registrato il pienone. È la prova che quando si offre un’alternativa, la città dà il meglio di sè», commenta con un pizzico di sana soddisfazione, al termine della giornata, l’assessore comunale alla Cultura, Sebastian Cocco. Ma la vera star incontrastata del 15 agosto, e come tutte le star anche molto discussa, è stata proprio la statua inaugurata a Ferragosto che il Comune ha commissionato all’artista nuorese, Pietro Costa, e che ha finanziato con 18mila euro di fondi arrivati dalla Regione.

«Di quei 18mila euro – spiega lo stesso Costa, rispondendo così a diverse sollecitazioni arrivate via Facebook – molti non sanno che 13mila sono serviti solo per fondere il bronzo nell’unica ditta isolana che se ne occupa: quella di Augusto Mascia, a Cagliari».

«Questa statua – aggiunge ancora lo scultore nuorese, mentre in piazza San Giovanni attende il momento dell’inaugurazione – mi è costata quattro mesi di lavoro. Ho scelto di ritrarre una Grazia Deledda da giovane, perché volevo farla nel momento in cui ha rotto con le tradizioni, ed era pronta a partire. L’ho ritratta con la gonna ampia, come la carena di una nave, pronta a solcare il mare. E con la mano che indica il suo rione d’origine, Santu Predu. Sta dicendo “Ajò, colae a dommo ca bor cumbido su caffè”». «Le critiche? Mi hanno riferito che tanti volevano una statua posizionata in un altro spazio, e non solo – dice Costa – Ci sono abituato, alle critiche, ma sono una pietra». «La scelta di questo posto non è casuale – precisa anche il vicesindaco Sebastian Cocco – siamo nel punto in cui la via Majore finisce e si aprono le porte di Santu Predu, luogo che segna con forza il passaggio fisico nel “regno” della Deledda, il quartiere in cui è nata e si è formata la sua personalità. Un microcosmo che mantiene ancora oggi molte delle caratteristiche dell’epoca, dalle architetture ai rapporti umani, familiari e di vicinato».

«Perché – aggiunge l’assessore – se è vero che alcuni romanzi della Deledda sono ambientati in luoghi che sono riferibili ad alcuni paesi del circondario, è nel quartiere di Santu Predu che Grazia Deledda nasce ed è proprio quel mondo che si riflette in tutti i suoi libri e nei suoi personaggi. Libri e personaggi di Nuoro. Spetta dunque a noi nuoresi anzitutto tributarle il riconoscimento che merita nel mondo, perché è nel mondo che Grazia Deledda ha portato Nuoro».

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