La Nuova Sardegna

Nuoro

Un altro incendio nella valle di S’Adde: rischio idrogeologico

MACOMER. Non passa anno che puntualmente, a metà estate, la vallata di S’Adde non venga percorsa dal fuoco. L’incendio è una costante di un’area sulla quale, nonostante i vincoli, si continua a...

24 agosto 2016
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. Non passa anno che puntualmente, a metà estate, la vallata di S’Adde non venga percorsa dal fuoco. L’incendio è una costante di un’area sulla quale, nonostante i vincoli, si continua a bruciare. Quest’anno il piromane è entrato in azione il 10 agosto. Il fuoco ha percorso il lato del costone sotto Macomer (nella foto l’area interessata dall’incendio) senza causare gravi danni, dato che nella fascia battuta dalle fiamme non c’era del bestiame al pascolo e non ci sono strutture. Il fuoco è stato spento dal personale a terra e da un mezzo aereo.

È ormai da 30 anni che puntualmente durante l’estate la zona viene percorsa da incendi che arrivano quasi a lambire l’abitato. Per quanto non causino danni immediati, c’è però un danno più grave che si fa sentire nel tempo ed è quello legato al dissesto idrogeologico. Il fuoco ha infatti distrutto gran parte della vegetazione. Solo nella parte bassa in prossimità della vecchia strada crescono delle macchie di alloro, ma alla lunga gli incendi le faranno sparire. La mancanza di vegetazione causa il distacco dei massi affioranti dal terreno, che in occasione di forti piogge cadono a valle. In passato, prima della realizzazione del viadotto, la strada è stata interrotta più volte a causa delle frane.

Per la vallata di S’Adde, dove sono presenti importanti emergenze archeologiche tra le quali la grotta dove è stata trovata la famosa “Venere nuragica”, erano stati predisposti dei progetti di valorizzazione con percorsi di visita legati al museo, che però rimane chiuso nonostante sia stato inaugurato tre volte. Lo sfaldamento del terreno dovuto alla mancanza di vegetazione, che è stata cancellata dagli incendi, ha reso impraticabili anche i vecchi sentieri che erano alla base dei percorsi di visita. (t.g.t.)

In Primo Piano
Ambiente a rischio

Avvistata una scia gialla, sulle Bocche l’incubo inquinamento

di Marco Bittau
Le nostre iniziative