La famiglia al centro dell’omelia
NUORO. La famiglia, prima di tutto. «Dio non creò né lo stato, né la politica, né la chiesa, né il clero, ma creò la famiglia». Ha scandito ogni singola lettera, il vescovo di Nuoro monsignor Mosè...
NUORO. La famiglia, prima di tutto. «Dio non creò né lo stato, né la politica, né la chiesa, né il clero, ma creò la famiglia». Ha scandito ogni singola lettera, il vescovo di Nuoro monsignor Mosè Marcia, celebrando la messa per il Redentore. E ha pure snocciolato davanti alla folla alcuni dati Istat: «Nel 2014 l’indice di separazione in Sardegna è stato di 309,4 ogni 1000 matrimoni, mentre vent’anni fa, nel 1995 era di soli 95,3!». Eppure sono numeri che «neanche ci colpiscono più» ha ribadito il vescovo. «O forse ci meraviglia tanto se in Sardegna, nella nostra isola, ancora dati dell’Istat, nel 2013 ben 2.070 donne hanno interrotto volontariamente la gravidanza, generando più di cinque aborti al giorno?» ha continuato Marcia. «Eppure il Redentore che festeggiamo ci insegna tutt’altro, sia sul valore della vita sia sul senso dello stesso dolore, lui che volutamente si è fatto uomo nel grembo di una donna e patì la morte per la nostra salvezza! Credo che dovremo davvero festeggiare di più il nostro Redentore, non tanto con le sfilate che ci vedono ancora discordi e capricciosi, quanto in una sana riflessione sui nostri comportamenti che non sempre mostrano nel vissuto la nostra fede nel Cristo morto e risorto per noi. La sua misericordia infinita – ha chiuso il vescovo –, porta spalancata del suo amore senza limiti, attende da me, solo un atto di fiducia, un atto di fede e di abbandono alla sua volontà». (l.p.)