Senza acqua potabile in attesa che arrivi l’esito delle analisi
Macomer, il sindaco Succu chiede risposte immediate: «Gli esami vanno fatti a Nuoro, a Sassari troppi ritardi»
MACOMER. I parametri dell’acqua erogata dalla rete idrica a Bonu Trau e Tossilo sono rientrati nella normalità, per cui oggi è attesa l’ordinanza con la quale si revoca il precedente provvedimento che ne vietava i consumi per bere e per la preparazione di cibi e bevande. Restano invece fuori norma i parametri chimico-fisici dell’acqua erogata dalla rete nell’abitato di Macomer.
I campioni analizzati. Nell’area cittadina i valori fuori norma restano alti. Rispetto ai giorni scorsi, quando il Servizio igiene degli alimenti del Distretto sanitario ha segnalato il problema al comune, che ne ha vietato i consumi alimentari e potabili, i valori sono diminuiti, ma non rientrano ancora nei limiti di legge. I campioni sottoposti ad analisi vengono prelevati nelle vie Londra, Carducci e Don Milani, praticamente in centro, a Santa Maria e a Scalarba. Si è in attesa degli esiti degli esami.
I tempi delle analisi. Il problema è che i tempi delle analisi non sono rapidissimi. Il sindaco di Macomer, Antonio Succu, si è fatto carico del problema e spiega che un tempo l’acqua veniva esaminata a Nuoro nell’ex laboratorio provinciale di via Roma e le risposte arrivavano in giornata, mentre ora i campioni vengono portati a Sassari e la risposta arriva dopo tre giorni. Questo accade anche quando è necessario vietare l’uso dell’acqua. Ciò significa che in attesa degli esami si continua a berla. «Si fa tutto a Sassari – dice il sindaco – ciò significa che l’esito delle analisi sui campioni prelevati e inviati a Sassari venerdì arriverà martedì (oggi per chi legge). Bisogna riportare questi esami a Nuoro con tempi di verifica e di controllo rapidi».
Le cause. Il problema dell’acqua non potabile a Macomer è legato ai lavori che Abbanoa sta eseguendo sulla rete idrica. Nei giorni scorsi si è proceduto a pulire la rete attraverso lo spurgo delle condotte, che in diversi tratti sono state svuotate. I valori fuori norma riguardano il ferro e il manganese, cioè i parametri chimici e fisici dell’acqua, che può essere utilizzata per gli usi igienici per lavare i cibi, ma non per bere, per preparare bevande e cibi nei quali l’acqua è uno degli ingredienti di base, come il brodo o il riso che ne assorbe quantità notevoli. Sono state invece smentite le voci sulla presenza di problemi di tipo microbiologico, che sarebbero ben più gravi perché potrebbero causare infezioni.
Costi e disagi. Il divieto di utilizzare l’acqua di rete per i consumi alimentari sta causando malcontento. L’acqua per bere e per cucinare viene acquistata in bottiglie con nuovi costi per i bilanci familiari. A sostenere le maggiori spese sono bar, ristoranti e pizzerie che utilizzano quantità d’acqua superiori rispetto alle famiglie.
L’acqua di Sant’Antioco. Il sindaco ritiene che si possa migliorare la qualità dell’acqua di rete. «Abbiamo chiesto ad Abbanoa un incontro a Macomer – dice – per parlare della qualità dell’acqua e dei vecchi progetti, fra i quali quello per il ripristino e l’ammodernamento della condotta di Sant’Antioco che porterà l’acqua da Scano Montiferro». (t.g.t.)