La Nuova Sardegna

NUORO. Si parlerà di “bonus meritocratico” per i docenti ma anche della tanto discussa chiamata diretta degli insegnanti da parte dei presidi. E poi, tra i temi all’ordine del giorno ci sarà anche la formazione obbligatoria, che, secondo molti docenti, costituisce una vera ed ennesima violazione dei principi contrattuali.

Ma tra gli argomenti all’ordine del giorno dell’assemblea sindacale promossa dalla Gilda e fissata per giovedì 22 all’Istituto tecnico Satta di Biscollai, dalle 11.30 alle 13.30, ci sono anche altri tre argomenti: il precariato e, dice la Gilda, «la presunta cura della legge 107 che aggrava la “supplentite”, il reclutamento, i vecchi e i nuovi concorsi, il tfa e la riforma delle lauree, la scuola dell’infanzia, sempre più Cenerentola nel sistema dell’istruzione».

All’assemblea di giovedì22, dalle 11.30 alle 13.30, interverranno il coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, e la vicecoordinatrice nazionale del sindacato, Maria Domenica Di Patre. Sulla questione del merito, nelle scorse settimane si è già pronunciato Rino Di Meglio. «Il fondo destinato al merito dei docenti – ha spiegato il coordinatore nazionale – è costituito da soldi dello Stato e, dunque, i dirigenti scolastici devono rispettare il principio di trasparenza e pubblicare nei siti delle scuole non soltanto i criteri stabiliti dal Comitato di valutazione per individuare i destinatari del bonus, ma anche le cifre assegnate ai singoli insegnanti e le motivazioni».

«Stiamo ricevendo da tutta Italia numerose segnalazioni di nostri iscritti – spiega Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda – che denunciano casi di scarsa trasparenza da parte di dirigenti scolastici che si oppongono alla richiesta di rendere noti i nomi dei premiati e le somme ricevute. Inoltre ci risulta che i fondi che sono stati stanziati non siano ancora stati accreditati ai singoli istituti». (v.g.)