La Nuova Sardegna

Nuoro

Il Consiglio di Stato sospende la sentenza sull’inceneritore

Il Consiglio di Stato sospende la sentenza sull’inceneritore

Macomer, preoccupazione delle associazioni ambientaliste Il Tar aveva annullato gli atti di autorizzazione per i lavori

22 ottobre 2016
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MACOMER. L’iter di realizzazione per l’aggiornamento tecnologico per l’aggiornamento dell’inceneritore può riprendere: il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta della Regione e del Consorzio industriale di Macomer di sospendere la sentenza del Tar Sardegna, che aveva annullato tutti gli atti autorizzativi per la realizzazione della nuova linea dell'inceneritore, in attesa della discussione nel merito entro giugno 2017.

I giudici amministrativi, nelle ordinanze cautelari, rilevano «che sotto il profilo del periculum nel bilanciamento degli interessi è prevalente quello dell'amministrazione a proseguire nel progettato di ampliamento, tanto più che allo stato non sono state dedotte problematiche di danno ex art. 32 della Costituzione o gravi pericoli di compromissione ambientale (evenienze, queste, escluse dalla stessa sentenza impugnata)».

«Questa decisione ci preoccupa per le nefaste conseguenze che quell'atto può rappresentare nello sviluppo della nostra battaglia per l'affermazione di un principio di legalità e democrazia –fanno sapere il Comitato “Non bruciamoci il futuro” e l'associazione “Zero Waste Sardegna” –. Si apre dunque la possibilità per il Consorzio industriale di riprendere i lavori, col pericolo che vengano realizzate opere potenzialmente illegittime. Ci preoccupa anche il nuovo scenario, politico e amministrativo, aperto proprio ieri dalla Regione Sardegna in concomitanza dell'udienza del Consiglio di Stato, con la pubblicazione della procedura di assoggettabilità a Vas dell'aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti – osservano – che prevede il mantenimento dell'inceneritore di Tossilo e la soppressione del polo di incenerimento di Sassari».

«L'aggiornamento – precisano le associazioni – prevede il mantenimento dell'inceneritore di Tossilo revampizzato e la soppressione del polo di incenerimento di Sassari. Questa scelta avviene in totale dispregio delle legittime perplessità più volte espresse da parte dei cittadini e della volontà del Consiglio regionale che aveva chiesto alla giunta regionale il blocco di qualsiasi attività su Tossilo prima del rinnovo del Piano regionale di gestione dei rifiuti e dell'elaborazione di uno studio epidemiologico sul territorio del Marghine».

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