La Nuova Sardegna

Nuoro

Sorgono, per il Convitto 150mila euro dalla Regione

di Giovanni Melis
Sorgono, per il Convitto 150mila euro dalla Regione

Stanziato un contributo straordinario per il servizio offerto dalla scuola agraria Soddisfatto il sindaco: «È una conquista degli studenti». A breve la riapertura

29 ottobre 2016
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SORGONO. I tanto invocati finanziamenti sono arrivati, così come il via libera per la riapertura del convitto di Sorgono. Arrivano dalla Regione le risorse per tenere aperto il Convitto di Sorgono. Su proposta dell’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, la giunta guidata da Francesco Pigliaru ha deciso di stanziare un contributo straordinario di 150 mila euro per sostenere il funzionamento del servizio fornito dall’istituto superiore. Si tratta di una vittoria per i ragazzi della scuola, del sindaco di Sorgono Giovanni Arru, degli altri primi cittadini che hanno sostenuto la lotta per ottenere l’apertura del presidio. Ma anche di un territorio che ha chiesto ed ottenuto attenzione. Il Convitto, l’unico per la provincia di Nuoro e del territorio della Barbagia - Mandrolisai, era stato ritenuto da chiudere perché, a fronte di un numero minimo di 40 convittori previsti per legge, la scuola era arrivata a 34 iscrizioni portando il Miur a decidere di non assegnare il personale necessario a garantirne il funzionamento. Di qui la lotta dell’intera comunità sorgonese, che si è schierata con gli studenti. Molto felice il sindaco Giovanni Arru, che ha ringraziato «l’assessore Firino per aver mantenuto la parola spesa. E’ una piccola grande conquista per la quale dobbiamo lavorare in futuro: non ci può essere scuola agraria senza convitto». Felice anche l’assessore regionale che ha dedicato attenzione al problema. «Abbiamo seguito il caso sin dal giorno in cui il Miur non ha concesso la deroga – ha dichiarato Firino – e oggi arriviamo a una buona soluzione che scongiura la chiusura del convitto. Trattandosi di un problema di organico ho scritto più volte al ministero per individuare una soluzione condivisa». Parallelamente l’assessore Firino ha più volte incontrato i sindaci, i rappresentanti dell’autonomia scolastica, l’ufficio scolastico regionale, gli studenti e le famiglie. «Oggi siamo arrivati alla soluzione del problema – ha proseguito Firino – grazie all’intervento economico da parte della Regione, ma l'impegno dovrà essere condiviso da tutti gli enti interessati. Il basso numero degli iscritti non è infatti una novità di oggi, ma un problema che si trascina da cinque anni. É necessario un lavoro costante e immediato sul territorio per rendere la scuola e la struttura annessa attrattive».

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