Il film documentario su Grazia Deledda fa il pienone alla Satta
Folla da record alla prima dell’opera di Ciriaco Offeddu Tappa a Hong Kong e replica in città il 18 novembre
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NUORO. Un auditorium strapieno come non succedeva da tempo. A dimostrazione che Nuoro e i nuoresi hanno voglia di cultura. E di confronto serio e di qualità. Non può essere diversamente, visto il grande successo di pubblico registrato nella biblioteca Satta per la prima proiezione del film documentario “L’ispirazione poetica di Grazia Deledda e il Monte Ortobene”, con la regia firmata da Ciriaco Offeddu. «Bellissima serata – scrive l’autore su Facebook – grande commozione e sala stracolma». Piena zeppa, molti non sono neanche riusciti a entrare. Tant’è vero che lo stesso Offeddu e gli organizzatori (il Comitato Monte Orttobene Ultima spiaggia e il Consorzio per la pubblica lettura Satta) della manifestazione annunciano già la replica per il prossimo 18 novembre, con due proiezioni, una alle ore 18,30 e l’altra alle 20. Nel frattempo il film farà la sua prima tappa internazionale a Hong Kong, seconda patria di Offeddu, venerdì prossimo 4 novembre.
È destinato proprio a un pubblico internazionale, questo originale lavoro incentrato sulla figura di Grazia Deledda e sul Monte Ortobene, sottotitolo: “Dalle pieghe della più remota Barbagia al premio Nobel per la Letteratura”. Produzione della piattaforma culturale indipendente Beyond Thirty Nine, il docufilm verrà presto tradotto in diverse lingue. Già dal prossimo gennario potrebbe essere pronto a fare il giro del mondo, da un festival all’altro, da una università all’altra. Originale anche nella costruzione tecnica, la sceneggiatura si avvale di immagini in movimento ma anche di inquadrature statiche, vecchie fotografie, lettere e persino mappe geografiche, tra suggestioni di ieri e di oggi, “L’ispirazione poetica di Grazia Deledda e il Monte Ortobene” diventa così uno strumento di promozione di Nuoro e della Sardegna tutta. Dal racconto in sequenza, musicato da un ottimo Giampaolo Selloni, viene fuori inoltre il volto di una Grazia Deledda (semi)sconosciuta (interpretata da Valentina Tota, studentessa dell’ultimo anno dell’Itc Satta). Tenace, testarda, decisa ma anche sorridente, diversa da come generalmente il Nobel di Nuoro viene presentata. (l.p.)
