La Nuova Sardegna

Nuoro

Sorgono, il convitto è pronto a ripartire

di Giovanni Melis

Il sindaco Giovanni Arru: «Il grande impegno collettivo ci ha permesso di vincere la battaglia»

01 novembre 2016
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SORGONO. La scuola agraria si avvia verso la normalità. Dopo la decisione della giunta regionale di concedere un finanziamento di 150 mila euro, il convitto che serve lo storico istituto sorgonese sarà riavviato. Quindi gli studenti fuori sede potranno beneficiare della struttura. Un passo avanti sostanziale per il quale il sindaco di Sorgono Giovanni Arru ha avuto parole di ringraziamento sia per l'assessore Claudia Firino che per la giunta regionale. Ma anche per tutti sindaci del territorio Barbagia Mandroliasi e Barigadu, per il presidente dell'assemblea comunitaria Angelino Nocco, il sindaco di Tonara Flavia Loche e quello di Escolca, nonchè consigliere regionale Eugenio Lai.

«Il grande impegno collettivo – ha detto Giovanni Arru – ha fatto sì che il convitto riaprisse. E di questo non posso che dire grazie a tutti per quanto fatto. Ora si tratta di lavorare per il futuro, affinché l'apertura del convitto rimanga stabile». Il convitto, l’unico per la provincia di Nuoro e del territorio della Barbagia - Mandrolisai, era stato ritenuto da chiudere perché, a fronte di un numero minimo di 40 convittori previsti per legge, la scuola era arrivata a 34 iscrizioni portando il Miur a decidere di non assegnare il personale necessario a garantirne il funzionamento.

Su questo punto di vista l'assessore regionale alla Pubblica istruzione, Claudia Firino era stata chiara.«Il basso numero degli iscritti non è infatti una novità di oggi, ma un problema che si trascina da cinque anni. È necessario un lavoro costante e immediato sul territorio per rendere la scuola e la struttura annessa attrattive e innovative».

Una sfida che Sorgono si prepara ad accogliere. «La scuola, di suo è già appetibile- ribadisce il sindaco sorgonese – visti i corsi e le attrezzature presenti. Ma faremo ogni sforzo per aiutare un ulteriore miglioramento. Quello che bisogna realmente ottenere di concerto con l'istituto di istruzione superiore è far si che vengano rivisti i criteri numerici, sulla base dei quali vengono operati i tagli.»

«Anche perché – aggiunge in conclusione il primo cittadino di Sorgono, Giovanni Arru – non si possono applicare gli stessi parametri in tutta Italia, non tenendo conto delle situazioni singole. Come accade nel nostro territorio, a bassa densità di popolazione e con infrastrutture carenti, oltre che gravate dai noti problemi».

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