Assalto al portavalori, il racconto del testimone: «Ero in mezzo alla sparatoria»
Su Facebook un architetto acconta gli attimi di terrore vissuti durante l'assalto al blindato nel Nuorese sulla 131 dcn
NUORO. «Poco prima del bivio di Oniferi scorgo un camion posto di traverso e subito dopo sento degli spari di mitra, suoni inconfondibili: siamo nel mezzo di un conflitto a fuoco tra carabinieri e rapinatori. Ho avuto paura».
È la drammatica testimonianza scritta in un post su Facebook dell'architetto sedilese Roberto Virdis - conosciuto per essere finito qualche anno fa con i suoi lavori sull'International New York Times - che stamattina con il fratello viaggiava sulla statale 131 Dcn mentre si consumava l'assalto al portavalori della Vigilpol, a otto chilometri da Nuoro.
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«Arriva il portavalori che avevo superato poco prima e gli spari si fanno sempre più vicini e sordi - prosegue Virdis - Vedo dallo specchietto retrovisore i rapinatori col volto coperto da passamontagna che si avvicinano armati di fucile a pompa e continuano a sparare in direzione dei Carabinieri. Passano a 50 centimetri da me e io tengo le mani sul volante. L'auto che avevano, una Golf grigia, prosegue tornando indietro e senza occupanti la sua marcia in folle, strisciando la fiancata sul guard-rail. Si ferma a pochi metri da noi».
«Nel frattempo - riprende il racconto su Facebook - seguo l'altra scena dallo specchietto retrovisore: fanno scendere l'occupante di una vecchia Punto bianca che con le mani alzate resta fermo osservando i tre banditi fare inversione di marcia e scappare. Sono stati attimi di tensione e paura».