La Nuova Sardegna

Nuoro

inceneritore di macomer

I 38 lavoratori chiedono risposte

In scadenza il contratto di solidarietà: «Dalla Regione troppi silenzi»

02 novembre 2016
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MACOMER. Cresce la preoccupazione dei lavori della Tossilo (la società che gestisce il sistema di smaltimento dei rifiuti che comprende l’inceneritore e la discarica di Monte Muradu) per il silenzio che accompagna la richiesta di incontro alla Regione avanzata già da alcune settimane dai sindacati. Il 31 dicembre scade il contratto di solidarietà e ancora non si sa con quale soluzione si intenda dare continuità al loro reddito e soprattutto al rapporto di lavoro. Il contratto di solidarietà è in vigore dal 6 giugno e interessa i 38 dipendenti dell’impianto. Ha evitato la cassa integrazione a zero ore (se non il licenziamento, dato che non si è ben capito se i dipendenti della Tossilo ne hanno diritto) ai lavoratori in esubero ed è legato all’accordo raggiunto a metà marzo col Consorzio industriale, proprietario dell’impianto, la Tossilo che lo gestisce e la Regione. L’inceneritore è fermo dal mese di febbraio e i rifiuti finiscono in discarica a Chilivani dopo un primo trattamento. L’accordo prevede il contratto di solidarietà di tipo B (utilizzabile fino al 31 dicembre 2016) che andrà in scadenza alla fine del prossimo mese, l’assegno di solidarietà (per un massimo di 12 mesi) e l’assegno ordinario (per massimo 26 settimane). Poiché il ricorso combinato agli ammortizzatori sociali consente di coprire un arco massimo di 24 mesi, per il periodo rimanente (stimato in 12-18 mesi con eventuali e possibili proroghe) era previsto che l’assessorato della Programmazione elaborasse un progetto a impatto sociale che dovrebbe comprendere anche attività di formazione da attivare con imprese del territorio che utilizzerebbero i lavoratori di Tossilo in possesso di qualificati profili professionali. Gli scenari sono però cambiati perché i tempi di avvio dei lavori con la sentenza del Tar si sono allungati e di aziende che potrebbero utilizzare i lavoratori non ce ne sono. I sindacati hanno chiesto l’incontro per avere chiarimenti e certezze. (t.g.t.)

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