Si moltiplicano anche denunce per casi di sextortion
NUORO. La Rete si può rivelare un’insidia non solo per i giovanissimi: anche tra gli internauti adulti sono tanti quelli che ci rimangono impigliati. Truffe ed estorsioni, i reati più comuni su cui...
NUORO. La Rete si può rivelare un’insidia non solo per i giovanissimi: anche tra gli internauti adulti sono tanti quelli che ci rimangono impigliati. Truffe ed estorsioni, i reati più comuni su cui ogni giorno si trova ad indagare la polizia postale, come spiega il dirigente Pier Luigi Sanna. E in particolare, neanche a dirlo, molti riguardano la sfera sessuale. «Sono in aumento le denunce per casi di sextortion che riguardano anche persone di una certa età», afferma Sanna. Il termine deriva da sexual estortion e consiste nella richiesta di denaro dietro il ricatto di diffondere immagini private della vittima ottenute con l’inganno. «Si tratta – dice il dirigente - di bande organizzate che creano profili sui social network con foto di ragazze avvenenti per attirare richieste di amicizia. Una volta ottenuta e raggiunta una certa confidenza, si passa allo scambio di foto o video a carattere erotico. Poi, immancabilmente, parte l’estorsione».
Il consiglio della polizia è quello di non cedere al ricatto, superare la vergogna e denunciare. «È fondamentale non iniziare a pagare – afferma Sanna - perché le richieste di soldi si moltiplicano e si finisce in una spirale diabolica. Mentre se non si cede, normalmente, i ricattatori desistono». C’è poi il capitolo che riguarda gli acquisti online su siti web non sicuri. «Troppa gente effettua acquisti incauti su internet – sottolinea il funzionario – che spesso e volentieri si rivelano delle truffe. Addirittura alcuni comprano automobili per migliaia di euro senza avere informazioni sul venditore». E tutto ciò in un’epoca in cui si diffida anche di un vicino di casa, mentre davanti a uno schermo si è pronti a dare credito a un perfetto sconosciuto, magari seguendo il miraggio del risparmio. (f.c.)