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Referendum, i sardisti spiegano le ragioni del “No”

OROSEI. Il gruppo politico “La tua Orosei” (con connotazione sardista Partito dei Sardi, Psd’Az, Rossomori) scende in campo per sostenere le ragioni del “No” al referendum costituzionale del 4...

29 novembre 2016
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OROSEI. Il gruppo politico “La tua Orosei” (con connotazione sardista Partito dei Sardi, Psd’Az, Rossomori) scende in campo per sostenere le ragioni del “No” al referendum costituzionale del 4 dicembre.

«La riforma proposta – spiegano i componenti del gruppo – non è frutto della volontà popolare, perché non è stata scritta democraticamente con l’attuale rappresentanza del Parlamento ma, è frutto di un dettato del governo, inoltre si tratta alla base di una riforma illegittima poiché frutto di una rappresentanza parlamentare eletta con una legge elettorale che è stata dichiarata incostituzionale (Porcellum)».

Secondo il gruppo politico, con una forte connotazione sardista, la riforma proposta «al contrario di quanto si sostiene non supera il bicameralismo, ma lo rende più farraginoso e confuso, creando conflitti di competenza tra Stato e Regioni e tra Camera e nuovo Senato (non eletto dal popolo). Non diminuisce affatto i costi della politica e il problema non sta nel numero dei Parlamentari ma negli stipendi, indennità e privilegi dei Parlamentari, delle cariche politiche, degli incarichi di sottogoverno, il problema sta quindi nei costi della politica non nel numero dei parlamentari che comunque oggi, garantiscono la rappresentanza ai territori in tutte le Regioni. La Sardegna, se la riforma passasse non ne avrebbe più».

Infine, “La tua Orosei” ricorda anche che la riforma «Non garantisce la sovranità popolare perché accentra maggiormente le competenze a Stato e Governo, espropriando il popolo dal potere decisionale e consegnandolo ad una minoranza parlamentare che si impossessa di tutti i poteri solo grazie al premio di maggioranza (grazie alla nuova legge elettorale già approvata Italicum). (n.mugg.)

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