Orune, cortes tra arte e cultura
L’ultima tappa di Autunno in Barbagia si apre all’insegna della donna
17 dicembre 2016
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ORUNE. Ieri pomeriggio ha preso hanno preso il via le Cortes Apertas-Isetanne Natale. La presentazione dell’evento è avvenuto ieri pomeriggio nella sala consiliare intitolata alla sindachessa Margherita Sanna. È seguito il laboratorio teatrale degli alunni della prima media che hanno dedicato ai presenti il canto di Natale di Dickens a cura di Bruno Venturi. Un bel battesimo per la 2 giorni che si preannuncia di alto profilo con 42 cortes,10 presepi rionali, 7 punti ristoro, 4 mostre di pittura. Sono numeri importanti in una realtà che vede l’amministrazione comunale e la comunità locale in sinergia per creare quel tipico clima di accoglienza nelle domos e cortes, lungo tutto il percorso. «Le attese sono tante – ha sostenuto il sindaco Michele Deserra – le condizioni ci sono tutte, le cortes rappresentano tutte le peculiarità, a partire da su Cubile, che da sempre ha rappresentato l’economia locale. Non resta che sperare nella clemenza del tempo». Oggi le cortes aprono alle 10 con le esposizioni artigianali e l’itinerario eno-gastronomico. Alle 12, in piazza Lanfranco, un pezzo forte dell’evento: Su Cubile, scene di vita pastorale, mungitura, lavorazione latte, produzione formaggio. Alle 15, a casa Murgia, si apre una pagina culturale diversa con la mostra fotografica “Gli occhi di Nino sul mondo” di Nino Sanna, vincitore del premio Fifth Annual Exposure Photografy Award 2015. La foto vincitrice è stata esposta al Louvre nel 2015. Sarà presente l’autore. Alle 17 un altro richiamo in piazza Satta nell’ex biblioteca col concerto del coro Incantos diretto dal maestro Sebastiano Delai. Poi la mostra dei pani tradizionali, dei biscotti, dellea pasta fresca, del pellame e del ricamo orunese. E ancora le creazioni artistiche e tessili, la lavorazione del ginepro, del sughero e dei cestini di giunco. Interessante il video sulle feste locali e la mostra fotografica di artisti locali. Tanto da vedere e visitare in due giorni ricchi di cultura. (b.a.)
