La Nuova Sardegna

Nuoro

Via libera di Abbanoa al nuovo acquedotto stanziati nove milioni

di Tito Giuseppe Tola
Via libera di Abbanoa al nuovo acquedotto stanziati nove milioni

Il progetto prevede l’abbandono della rete idrica Temo 2 L’acqua arriverà direttamente dalla sorgenti di Sant’Antioco

03 marzo 2017
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MACOMER. A Macomer arriverà l’acqua delle sorgenti di Sant’Antioco in territorio di Scano Montiferro, acqua di qualità che arriverà per caduta, evitando gli inconvenienti e le interruzioni nell’erogazione legati al malfunzionamento dell’impianto di sollevamento dell’acquedotto Temo 2, e contenendo i costi energetici che Abbanoa sostiene per portare l’acqua a Macomer. La bolletta elettrica dell’impianto di sollevamento costa infatti più di un milione di euro all’anno. L’acqua di ottima qualità delle sorgenti di Sant’Antioco, che in passato alimentava la rete idrica cittadina, potrebbe arrivare nel 2018. Abbanoa, infatti, ha dato via libera al nuovo acquedotto. L’amministratore Alessandro Ramazzotti ha firmato la procedura per l’affidamento della progettazione e degli studi tecnici legati alla maxi opera che prevede investimenti per 9 milioni di euro e risolverà buona parte dei problemi ai quali è andata incontro negli ultimi anni l’utenza di Macomer, a partire da quello legato alla qualità dell’acqua che ha imposto l’emissione di ordinanze che ne vietavano il consumo. Il provvedimento dell’amministratore di Abbanoa porterà entro la fine dell’anno all’appalto per la realizzazione delle opere per il ripristino dell’approvvigionamento idrico dalle sorgenti di Sant’Antioco. In una nota del gestore del servizio idrico è spiegato che i fondi a disposizione, tra finanziamenti regionali e fondi da tariffa, superano i 9 milioni di euro. «Il progetto prevede il rifacimento del vecchio acquedotto realizzato dalla Cassa del Mezzogiorno e successivamente dismesso perché obsoleto – spiegato il comunicato –. Verranno sostituiti circa 14 chilometri di condotte. Il nuovo acquedotto sarà per lo più “a gravità”, quindi in discesa per gran parte del tracciato. Ciò consentirà un notevole risparmio rispetto ai costi di energia elettrica (1,2 milioni di euro all’anno) sostenuti per sollevare l’acqua prelevata attualmente dal potabilizzatore del Temo che si rifornisce dall’invaso di Monteleone Rocca Doria». Non mancano però i problemi. A Scano Montiferro non piace questa soluzione. Si teme infatti una riduzione di portata del ruscello alimentato dalle sorgenti. Abbanoa spiega che «queste fonti forniscono acqua con eccellenti parametri di qualità e una portata stimata tra i 40 litri al secondo nel periodo di magra e più di 100 litri nel periodo di piena». Oltre a Macomer, saranno serviti anche Sindia, Bonorva, Pozzomaggiore. «Attualmente Abbanoa utilizza una minima parte di questa risorsa per approvvigionare il centro abitato di Scano Montiferro – prosegue il comunicato –. Il resto della risorsa, preziosa in periodo di siccità, finisce ora in un fiume per poi disperdersi nel mare. Non ci sarà alcuna ripercussione sugli attuali utilizzi per il comune di Scano di Montiferro per il quale sono stati previsti interventi di efficientamento idrico. Il prelievo dalla sorgente sarà variabile in base alla disponibilità in eccesso della sorgente. Il collegamento dell’acquedotto Temo, infatti, non sarà dismesso del tutto, ma utilizzato quando diminuisce la disponibilità della sorgente di Sant’Antioco. Grande attenzione sarà riservata all’efficientamento delle reti idriche per abbattere le dispersioni nelle condotte di Macomer, Scano Montiferro e di altri centri interessati».

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