La Nuova Sardegna

Nuoro

L’inverno bianco di Desulo mette in moto l’economia

di Giovanni Melis
L’inverno bianco di Desulo mette in moto l’economia

Turismo montano, bilancio positivo della stagione sciistica nel Gennargentu Successo dell’impresa di tre giovani che hanno raggiunto punta Lamarmora

12 marzo 2017
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DESULO. La montagna del Gennargentu inizia ad assumere la consueta livrea primaverile, con la neve che si ritrae verso l’alto, lasciando colorati di bianco soltanto le vette e i canaloni. La stagione sciistica si può ormai dire conclusa ed è tempo di tracciare bilanci. Non è nevicato tantissimo, anche se da novembre in poi, tra spruzzate stile “zucchero a velo” e coltri consistenti, la neve resiste tutt’oggi. Durante la stagione si è sciato poco. La chiusura degli impianti sul Bruncuspina a Fonni ha tolto un poco di fascino alla stagione sciistica. Che comunque, ben almeno cinque fine settimana ha tenuto banco a Desulo, grazie all’impiantino dell’Associazione castanicola e dello Sci club. Che, per la sua modesta portata è stata la principale attrattiva, consentendo a grandi e piccoli di divertirsi in sicurezza e tranquillità. Non sono però mancati altri momenti dedicati alle neve. Come quelli legati all’escursionismo estremo che hanno portato sciatori, ciaspolatori e persino bikers a sfidare la montagna innevata.

Una delle imprese più ardue era riuscita a tre ragazzi di Desulo nei giorni della grande nevicata. Con sci e ciaspole ai piedi erano partiti dal campo base di S’arena, dirigendosi verso la punta Lamarmora. Un’impresa rallentata dalla presenza di alcuni metri di neve, da venti imponenti e dal ghiaccio che ne ha rallentato il percorso. Alcuni turisti che erano partiti con loro, giunti ad Artilai, avevano rinunciato all’impresa. Marcello Liori, Tore Fancello e Pietro Paolo Casula invece avevano percorso il sentiero che conduce a sa omo de Ennargentu, il vecchio rifugio.

Da quì, dopo una pausa tecnica, avevano affrontato su Sussiu innevato e sono arrivati sulla vetta dell’isola.

«È stato impegnativo – ha detto Pietro Paolo Casula – ma era una impresa che avevamo in programma da tempo. L’abbiamo provata tempo fa, finalmente siamo riusciti ad arrivare in cima». Gli fa eco Tore Fancello chiarendo come «le difficoltà sono state tante. Abbiamo però rispettato una tabella di marcia che ci eravamo imposti. Siamo scesi prima dell’imbrunire, che poteva essere oltre modo pericoloso».

Sorride invece Marcello Liori, appassionato di sport estremi, come paracadutismo ed immersioni definendo il giro «una bella passeggiata tra amici che consiglio di fare a tutti gli appassionati. A condizione che si vada in gruppo e con almeno due guide che conoscano bene il territorio». Ulteriori imprese erano state portate a termine dai ciaspolatori accompagnati dalla associazione Monte Novu di Fonni, che ha ampliato la sua offerta di servizi, con percorsi sia nei due versanti del Bruncuspina, che verso Punta Paulinu e Perdas Crapias. Si tratta ora di capire quale futuro abbia la montagna sarda sotto il profilo sciistico. «La gente ama la montagna – ha detto il sindaco di Desulo Gigi Littarru – ma con la attuale infrastrutturazione si può lavorare solo a metà. Serve un discorso comune tra i centri della neve, ovvero Desulo e Fonni, allargato anche alle altre amministrazioni che intendono partecipare. Senza spese faraoniche, ma con un progetto chiaro di sviluppo. Non è più tempo per i grandi investimenti; la regione non riesce a sistemare le strade figuriamoci se vi sono denari per impianti di un certo tipo».

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