Calcio
Ottana, i lavoratori: «Aiutateci»
Appello degli ex tessili della Legler senza più ammortizzatori. «Pigliaru venga qui a parlare di lavoro»
OTTANA. Un’assemblea pubblica aperta alle forze politiche e sociali, ai consiglieri regionali e agli amministratori locali da tenersi il 10 aprile prossimo, con inizio alle 10, nel cento polifunzionale di Ottana. Questa la decisione scaturita dall’incontro che si è tenuto l’altro ieri nella sala consiliare del Comune tra il sindaco di Ottana, Franco Saba, e gli ex lavoratori della Legler per fare il punto non solo sugli ammortizzatori sociali scaduti o in scadenza per gli ex lavoratori tessili, ma soprattutto per fare un’attenta analisi sulla crisi del territorio e sulla cronica mancanza di lavoro. Al termine dell’incontro è stata inviata una lettera ai sindaci della zona, ai consiglieri regionali della provincia di Nuoro, alla giunta regionale, al presidente Francesco Pigliaru e alle organizzazioni sindacali per invitarli all’assemblea del 10 aprile. Nel documento, firmato dal sindaco e da una settantina di ex lavoratori tessili, viene lanciato un vero e proprio appello ai rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche affinché partecipino all’assemblea aperta e presentino proposte serie e fattibili per cercare di risolvere la crisi di lavoro che attanaglia i paesi del centro Sardegna. «La crisi occupazionale – si legge nella lettera – sta diventando di giorno in giorno più grave, con pesanti conseguenze in termini economici e sociali che stanno gettando nello sconforto numerose famiglie. Da qui l’urgenza di attivare tutte le misure necessarie per fare fronte alla situazione di difficoltà economica e sociale in cui versa il nostro territorio». Gli ex tessili e il sindaco di Ottana, anche lui ex Legler, ricordano nella lettera la situazione paradossale in cui si trovano i lavoratori per la mancanza di tutele economiche e di prospettive occupazionali. «Con l’accordo siglato il 16 novembre 2016 sull’estensione degli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi complessa e non complessa della Sardegna – scrivono nell’appello rivolto a istituzioni e politica – si intendeva dare sostegno economico ai lavoratori e alle loro famiglie. Molti lavoratori, invece, alla fine della mobilità del 2015, sono stati esclusi dalla mobilità in deroga che avrebbe garantito loro un minimo di sostentamento, in attesa di una ricollocazione o di un reimpiego. Alla luce di tutto questo – prosegue la lettera – riteniamo indispensabile che i lavoratori, i sindaci, gli amministratori del territorio, i sindacati e i consiglieri regionali della provincia di Nuoro costituiscano una forza unica di azione». Da qui l’accorato invito a tutti a partecipare all’assemblea del 10 aprile prossimo che servirà per fare fronte comune su una piattaforma di rilancio del territorio. «In particolare – conclude la lettera – occorre cercare strumenti idonei per rilanciare la ripresa economica e fare pressione sul governo affinché attivi uno specifico quadro normativo per il riconoscimento dello stato di crisi nazionale dell’area industriale di Ottana. Infine, occorre rivedere i parametri di concessione della mobilità in deroga inserendovi anche chi ha terminato la mobilità nel 2015». Insomma, un presente di assistenza e un futuro di lavoro per rimarginare le ferite.