La Nuova Sardegna

Nuoro

Per il delitto di Fonni si segue la pista di una lite

Gianna Zazzara
La benedizione della salma sul luogo del delitto (foto Locci)
La benedizione della salma sul luogo del delitto (foto Locci)

Omicidio Nolis, gli inquirenti indagano su incomprensioni legate all'organizzazione della festa

26 giugno 2017
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FONNI. Potrebbe essere stato un banale litigio a scatenare la furia del killer che sabato mattina, nelle campagne di Santa Justa, a Fonni, ha ucciso con due fucilate alla testa Salvatore Nolis, operaio forestale di 48 anni, il priore della festa di San Giovanni che si sarebbe dovuta tenere proprio quel giorno.

È questa l’ipotesi sulla quale starebbero lavorando gli investigatori: una lite tra amici o legata all’organizzazione della festa patronale. Quest’anno l’onore di organizzare i festeggiamenti per San Giovanni, il patrono di Fonni, era toccato alla Leva del 1969 che aveva scelto come priore proprio Salvatore Nolis, la vittima.

Quella della «lite» è la pista privilegiata ma non è l’unica seguita dagli investigatori che stanno indagando per ricostruire sia la dinamica sia il movente dell’omicidio. «Le indagini vanno avanti a 360 gradi – fanno sapere – Stiamo vagliando tutte le ipotesi». Anche se quella che perde forza di ora in ora è la vendetta per vicende giudiziarie che hanno riguardato un lontano cugino della vittima.

Si tratta di Raffaele Nolis, condannato all’ergastolo per la faida di Siurgus e per l’omicidio di una casalinga di Urzulei Gina Cabiddu, assassinata nel 1999. «Tore Selis era incensurato, non aveva mai avuto problemi con la giustizia, né aveva amicizie o frequentazioni pericolose», precisano gli investigatori.

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