La Nuova Sardegna

Nuoro

I sindaci sardisti della Baronia pronti a far fronte comune

di Mauro Piredda
I sindaci sardisti della Baronia pronti a far fronte comune

Tola (Posada): «Maninchedda è uno dei tanti validi». Porcu (Irgoli): «Il suo nome è il più spendibile» Siniscola, la sezione “Luisu Ozanu” del Psd’Az: «È arrivata l’ora di costruire un’alternativa»

25 agosto 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SINISCOLA. È dibattito tra i sardisti della Baronia circa le prove tecniche per la costruzione di un polo politico del fronte autodeterminista in vista delle prossime regionali. Le indiscrezioni di questi giorni rimandano ai contatti tra l’ex assessore regionale Maninchedda e il suo precedente partito, ma già nel mese di marzo la sezione “Luisu Ozanu” del Psd’Az aveva organizzato un seminario “ecumenico”. La presentazione del libro “Idee di Sardegna” di Carlo Pala fece da cornice a un’assemblea alla quale partecipò la quasi totalità dei leader del campo che la scienza politica definisce etnoregionalista: da Sardigna natzione a Anthony Muroni (ancora non esisteva l’associazione Sardos) passando per il Partito dei Sardi, Sardigna libera, ProgReS, Gentes, Libe.r.u, iRS, il Fronte indipendentista unidu, Sardegna possibile e i Rossomori. «Quell’incontro – ha dichiarato il segretario cittadino Tore Guiso – dava seguito a quanto deliberato dal nostro congresso perché crediamo sia arrivata l’ora di costruire un’alternativa». Il partito siniscolese, ultimamente, non ha manifestato gradimento per l’ipotesi di coalizione civica e sardista con il partito di Giorgio Oppi. «La Base è un interlocutore – ha proseguito Guiso – e avevamo anche invitato Arbau a partecipare all’incontro, ma tutto ci divide dall’Udc». Tesi ribadita anche dai due primi cittadini sardisti del territorio baroniese, Roberto Tola di Posada e Giovanni Porcu di Irgoli.

«Nessuna convergenza con l’Udc. La questione – così Tola, che ha ricoperto anche l’incarico di segretario provinciale – deve essere inoltre discussa all’interno degli organismi dirigenti. L’abbiamo appreso dalla stampa». «Siamo agli antipodi – ha aggiunto Porcu –. Possibile che si tratti di un aggiustamento tra gruppi consiliari». In merito al Partito dei sardi, sebbene la sezione “Ozanu” sostenne la candidatura di Gian Pietro Gusai nelle comunali del 2016, il discorso si fa più complesso: «Ci piacerebbe che in questo confronto tra partiti ci sia rispetto reciproco. Non ci convincono certe uscite come quella della Costituzione sarda espressione di un solo partito dove gli altri devono dire sì o no». Quanto a Maninchedda, Guiso ha ribadito la sua road map: «Prima l’intesa tra le forze, poi il programma e poi i nomi». Secondo Tola, «Maninchedda è uno tra i tanti capaci di guidare una coalizione sardista». Più possibilista Porcu: «Quello di Maninchedda è sicuramente il nome più spendibile all’interno di un progetto di unificazione; il suo è un percorso sincero verso un nuovo rapporto con lo stato italiano». Approvazione unanime, invece, per la proposta di Muroni circa la costruzione di una coalizione sarda per il Senato, alle prossime politiche. Ma ad una condizione. Secondo Guiso, Tola e Porcu, gli eventuali eletti non dovrebbero rispondere ai singoli partiti ma all’intero sodalizio. E quindi a linee programmatiche precedentemente stabilite.



In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative