La Nuova Sardegna

Nuoro

Campo di calcio, il sindaco di Orgosolo rinviato a giudizio

Campo di calcio, il sindaco di Orgosolo rinviato a giudizio

Deledda accusato di turbativa d’asta e abuso d’ufficio A processo anche amministratori, tecnici e imprenditori

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NUORO. Turbativa d’asta per l’appalto del campo di calcio di Orgosolo e abuso d’ufficio. Con queste accuse il gup del tribunale di Nuoro Claudio Cozzella ha rinviato a giudizio il sindaco di Orgosolo, Dionigi Deledda. Gli stessi reati vengono contestati, a vario titolo, anche ad altre 13 persone tra amministratori, tecnici e imprenditori. Tutti dovranno comparire davanti al tribunale di Nuoro in composizione collegiale il 15 novembre. Ieri il sindaco non era in aula e, per tutta la giornata, il suo telefono ha squillato a vuoto. «Il mio assistito non vuole rilasciare dichiarazioni – ha dichiarato l’avvocato Marco Basolu, che lo difende insieme a una collega di Oristano, Roberta Pala – È un provvedimento che ci aspettavamo, ma sono certo che la posizione del sindaco sarà chiarita nel corso del dibattimento».

Oltre al sindaco sono stati rinviati a giudizio, su richiesta del pubblico ministero Andrea Ghironi, il vice sindaco Salvatora Podda e gli assessori Antonio Pasquale Devaddis, Nicola Garippa, Antonio Luigi Cossu, Antonio Moro e Francesco Battacone. E ancora: il rappresentante della ditta Mondo Spa, Alessandra Ferrero, e David Cosentino, dipendente della stessa società che ha ottenuto l’appalto con affidamento diretto, poi Mario Piga, rappresentante legale della Stylarte di Nuoro, il responsabile dell'ufficio tecnico comunale di Orgosolo, Agostino Murgia, il tecnico progettista della gara Massimiliano Mereu, il responsabile del procedimento Elisabetta Piras, e il responsabile del servizio finanziario del comune di Orgosolo Angela Corda. Per tutti l’accusa è di abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Secondo quest’ultimo capo gli imputati «avevano turbato la gara d’appalto avente ad oggetto la riqualificazione degli impianti sportivi di Santa Caterina, con la realizzazione del manto in erba sintetica del campo di calcio attraverso collusione e mezzi fraudolenti».

L’inchiesta sulle presunte irregolarità per l’affidamento dell’appalto dei lavori di riqualificazione degli impianti sportivi risale al 2012. Il commissariato di Orgosolo, guidato dal commissario Gianpiero Putzu, aveva avviato le indagini in seguito al ricorso di un’azienda esclusa, la Cooperativa edile di Orgosolo. Nel 2015 il Tar e il Consiglio di Stato ritengono valide le ragioni della Cooperativa e la magistratura ordinaria continua ad indagare. Dopo la richiesta del sostituto procuratore Andrea Vacca, allora titolare dell’inchiesta, dell’applicazione della misura cautelare del divieto di dimora ad Orgosolo per il sindaco, Dionigi Deledda, a gennaio del 2016, si dimette, insieme agli assessori e ai consiglieri di maggioranza. A quel punto arriva il commissario straordinario Felice Corda che tiene le redini del paese fino alle nuove elezioni del giugno 2016, che vedono vincitore, di nuovo, proprio Dionigi Deledda. Il sindaco aveva raccolto intorno a sé vari esponenti della precedente maggioranza e aveva presentato la lista “Orgolesi”, vincendo le elezioni nonostante fosse andato a votare appena il 26,88 per cento dei cittadini. La procura di Nuoro ha aperto un’inchiesta sulla presunta falsificazione delle firme delle liste elettorali che hanno portato alla sua rielezione. L’indagine è ancora in corso. (g.z.)

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