Frode alimentare: imprenditrice assolta
«I suoi culurgioni sono fatti a regola d’arte, senza nessuna traccia di sostanze nocive».C’è voluta la sentenza del giudice monocratico del tribunale di Lanusei, Nicole Serra, per ristabilire la...
1 MINUTI DI LETTURA
«I suoi culurgioni sono fatti a regola d’arte, senza nessuna traccia di sostanze nocive».
C’è voluta la sentenza del giudice monocratico del tribunale di Lanusei, Nicole Serra, per ristabilire la verità proprio alla vigilia della grande kermesse di questo fine settimana che metterà in mostra il meglio delle produzioni locali in fatto di culurgioni e richiamerà centinaia di visitatori.
L’assoluzione piena per un’imprenditrice di Loceri, Tiziana Loi, perché il fatto non sussiste è arrivata martedì sera quando il giudice del tribunale ogliastrino ha accolto la richiesta del pubblico ministero e dell’avvocato della legale rappresentante del pastificio Sapori di Sardegna, Gennaro Di Michele, chiudendo definitivamente questa singolare vicenda giudiziaria.
Nel corso del dibattimento che andava avanti da diversi anni è emerso che le sostanza rinvenuta nei prodotti preparati nel pastificio di Loceri, l’acido sorbico, peraltro regolarmente indicato nell’etichetta della pasta fresca, non solo non è nocivo ma viene utilizzato al fine di garantire una qualità maggiore in termini di igiene dell’alimento.
La magistratura che nel corso dell’iter ha decretato nel dicembre del 2012 il sequestro probatorio di una certa quantità di pasta fresca, ha quindi scritto qualche giorno fa, la parola fine sulla lunga vicenda processuale che ha interessato il pastificio locerese, considerato uno delle eccellenze nel settore a livello regionale. (g.f.)
C’è voluta la sentenza del giudice monocratico del tribunale di Lanusei, Nicole Serra, per ristabilire la verità proprio alla vigilia della grande kermesse di questo fine settimana che metterà in mostra il meglio delle produzioni locali in fatto di culurgioni e richiamerà centinaia di visitatori.
L’assoluzione piena per un’imprenditrice di Loceri, Tiziana Loi, perché il fatto non sussiste è arrivata martedì sera quando il giudice del tribunale ogliastrino ha accolto la richiesta del pubblico ministero e dell’avvocato della legale rappresentante del pastificio Sapori di Sardegna, Gennaro Di Michele, chiudendo definitivamente questa singolare vicenda giudiziaria.
Nel corso del dibattimento che andava avanti da diversi anni è emerso che le sostanza rinvenuta nei prodotti preparati nel pastificio di Loceri, l’acido sorbico, peraltro regolarmente indicato nell’etichetta della pasta fresca, non solo non è nocivo ma viene utilizzato al fine di garantire una qualità maggiore in termini di igiene dell’alimento.
La magistratura che nel corso dell’iter ha decretato nel dicembre del 2012 il sequestro probatorio di una certa quantità di pasta fresca, ha quindi scritto qualche giorno fa, la parola fine sulla lunga vicenda processuale che ha interessato il pastificio locerese, considerato uno delle eccellenze nel settore a livello regionale. (g.f.)