La Nuova Sardegna

Nuoro

Chiesa delle Grazie, restaurati i vecchi portoni di Totorino

di Alessandro Mele
Chiesa delle Grazie, restaurati i vecchi portoni di Totorino

Nuova vita cinquant’anni dopo la loro realizzazione Intervento grazie alla famiglia del noto artigiano dorgalese

22 ottobre 2017
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NUORO. Sono in fase di restauro in questi giorni i tre portoni principali del santuario di Nostra Signora delle Grazie. Proprio a ridosso delle festività, particolarmente sentite in città e non solo, dedicate alla Vergine, è la dorgalese Manuela Spanu a fare questo dono alla comunità delle Grazie e a tutto il capoluogo della Barbagia. Un dono, la perfetta ripulitura dei portali dalle insidie del tempo, che rappresenta per la donna non solo un omaggio alla statuetta lignea della Madonna ma anche un forte “dovere” affettivo personale. Fu proprio il padre, infatti, l’artigiano Salvatore Spanu (per tutti Totorino) a realizzare i tre portoni quasi cinquant’anni fa, nel 1968, su commissione di un altro dorgalese doc: padre Giovanni Mesina, che rimase molto colpito dalle magie che questo lavoratore sapeva fare con il rame. Non solo Manuela, ma anche gli altri fratelli e sorelle (Pinella, Anna, Catiana, Giampaolo), con la moglie dell’artigiano Toniuccia, hanno pensato proprio a questo omaggio per ricordare i venticinque anni della scomparsa di Totorino. I tre portoni, raffiguranti immagini delle sacre scritture e della storia della Vergine della Grazie fin dal suo ritrovamento nelle campagne vicino a Nuoro da parte del nobile Ruju Manca, presentavano diversi segni di usura dovuti alle intemperie, un danno che stava offuscando le immagini rappresentate in rilievo al punto di far perdere la loro sbalzatura originale.

La perfetta pulitura e lucidatura dei materiali ad opera di Manuela Spano, servirà anche ad eliminare definitivamente le diverse scritte e i pasticci che negli anni sono stati realizzati da alcuni vandali deturpando l’opera d’arte.

Alla fine del lavoro che terminerà proprio oggi dopo tre giornate intense passate sul trabattello, verrà utilizzato un particolare prodotto che permetterà ai materiali di conservarsi meglio nel tempo proteggendoli dagli agenti atmosferici. Padre Giuseppe Magliani, che guida la comunità delle Grazie ormai da una decina d’anni, sarà sicuramente ricordato dai suoi fedeli e dai nuoresi per i lavori che negli anni si sono svolti per preservare i beni artistici della chiesa di Ponte ‘e ferru, tra i quali spicca il recente restauro della statua originale della Madonna che ha così potuto riprendere il suo antico splendore. Altri interventi hanno riguardato l’antico santuario di Seuna, prima costruzione dedicata alla Vergine ad opera proprio del nobile Ruju Manca. «Siamo orgogliosi di accettare questo nobile dono da parte di Manuela e della sua famiglia – ha detto padre Giuseppe –, non ho esitato a esprimere il mio sì per questo giusto lavoro di ripristino che non dà solo respiro all’opera ma a tutto il santuario che così diventa ancora più bello». L’artigiana di Dorgali non nasconde la sua emozione: «È un onore per me poter ricordare mio padre mettendo mano alla sua più grande passione – racconta mentre lavora senza fermarsi –, l’artigianato è sempre stato per lui un vero e proprio lavoro del quale non si è mai stancato andando sempre alla ricerca del bello». Una vita dedicata all’arte, quella di Totorino, che lo portò a tanti legami artistici come quello indissolubile con Costantino Nivola.

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