La Nuova Sardegna

Nuoro

Piquereddu commissario della “Satta”

di Francesco Pirisi
Piquereddu commissario della “Satta”

La giunta regionale nomina l’ex direttore dell’Isre: il primo impegno è l’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo

28 ottobre 2017
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NUORO. L’ex direttore dell’Istituto etnografico, Paolo Piquereddu, è da ieri il nuovo commissario del Consorzio per la pubblica lettura “Sebastiano Satta”. Sessantotto anni, di Nuoro, laurea in Filosofia, Piquereddu è stato nominato dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu. L’investitura del funzionario, in pensione dopo la lunga conduzione dell’Isre, interrompe il periodo di vacanza nella guida politica dell’istituzione culturale, iniziato a giugno dopo la fine dell’incarico del predecessore Massimo Puggioni. Il primo impegno del neo amministratore sarà l’approvazione del conto consuntivo del 2016 e del bilancio preventivo per l’anno in corso. Dopodiché la firma su tutta una serie di adempimenti amministrativi, rimasti bloccati anche perché oltre al commissario (e ancor prima a un consiglio di amministrazione assente dal 2011) nell’ultimo periodo è mancata anche la direzione del consorzio, per via del pensionamento di Tonino Cugusi, titolare sino a qualche settimana fa.

Per questo la nomina era attesa e urgente. Tanto che due giorni fa il caso della “Satta” è stato al centro di un incontro col prefetto Carolina Bellantoni, a cui hanno preso parte il segretario della funzione pubblica della Cisl, Giorgio Mustaro, e la rappresentanza sindacale interna del consorzio. Riunione conclusa con la garanzia da parte del rappresentante del governo di un proprio intervento nelle istituzioni competenti per restituire operatività all’ente. Il primo passo del nuovo corso, o almeno di questo si dovrebbe trattare, ieri con la delibera dell’esecutivo presieduto dal governatore Francesco Pigliaru per la nomina di Piquereddu. «Nome accettato e condiviso», ha spiegato l’assessore regionale della Cultura, Giuseppe Dessena, con riferimento alla posizione del Comune di Nuoro e della Provincia, i due titolari del consorzio, tra le cui difficoltà di scegliere una nuova conduzione si è inserita la Regione con il proprio potere sostitutivo. Dessena ha lasciato l’aula nel momento della votazione, con molta probabilità con l’intento di evitare condizionamenti su una scelta che gli è vicina sia per la delega di giunta, sia per il fatto di trattarsi di un’istituzione della sua città di origine. Prima che il pallino ritorni a Comune e provincia, l’assessore regionale chiarisce i termini della nomina di Piquereddu: «Non si tratta di un commissario “ad acta”, per il solo atto dell’approvazione del bilancio. Vista la stagnazione della situazione, si è in qualche modo utilizzato il fatto di un documento programmatico e finanziario ancora aperto, oltre i termini imposti dalla norma, per legittimare l’azione della giunta regionale. Il nuovo commissario ha tuttavia un’investitura ampia, che gli consentirà di andare oltre gli atti urgenti».

Opportunità che l’assessore regionale mette in relazione prima di tutto con la questione dei fondi, rimpinguati a settembre con 280mila euro del proprio assessorato. Risorse che avrebbe dovuto garantire il Comune, come quota sociale, ma rimasti impastoiati nella diatriba successiva alla legge di riordino degli enti locali. Bloccato in tutte le sue membra proprio il consorzio “Satta”, conteso tra la Regione e il Comune, che ha chiesto e ottenuto di annullare la parte della norma che lo trasformava in ente regionale. Controllo e guida che l’amministrazione del sindaco Andrea Soddu ha espresso l’intenzione di mantenere, anche con il trasferimento un mese fa di una parte del contributo economico di sua competenza. Senza tuttavia riuscire a scongiurare l’arresto di una parte dell’attività culturale. Sulle cui cause il municipio dà tuttavia una lettura diversa. L’assessore della Cultura, Sebastian Cocco: «La nostra difficoltà non era, e non è, quella di scegliere una guida amministrativa, per la quale abbiamo diversi nomi. Piuttosto abbiamo detto alla Regione: nomina un commissario “ad acta”, per chiudere il bilancio, in modo che poi di possano definire le altre questioni».

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