La Nuova Sardegna

Nuoro

Lavoravano per 40 ore e gliene pagavano 20, maxi multa per una ditta cinese a Nuoro

Valeria Gianoglio
L'interno della rivendita cinese a Pratosardo (foto Massimo Locci)
L'interno della rivendita cinese a Pratosardo (foto Massimo Locci)

La Guardia di finanza ha scoperto le numerose condizioni capestro imposte al personale in nero in una grande rivendita di casalinghi e abbigliamento a Pratosardo

13 aprile 2018
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. La chicca, che farebbe persino sorridere se non fosse la tomba dei lavoratori e dei loro diritti, si nasconde al punto numero 4 di una paginetta scritta a mano in un italiano decisamente stentato e ricco di errori di ortografia: "Pausa di 5 minuti per merenda o fumare o bagno". Come dire: o mangi, o fumi, o corri alla toilette: perché tutto, nei soli 5 minuti di pausa concessi per ogni turno, non si può fare, né sono ammesse deroghe.

Dopo varie prescrizioni capestro, ultimo passaggio, ma non in ordine di importanza: lavori 40 ore alla settimana? Non importa: ti paghiamo soltanto per 20, come ufficialmente risulta dal contratto part-time. La malattia? Anche quella, a quanto pare, non era affatto pagata, ma anzi, era il lavoratore a doverla pagare.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nuoro:cronaca:1.16707781:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.16707781:1653491537/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Funzionava così, da almeno un paio di anni, nel grosso negozio di casalinghi e abbigliamento "Iper shopping" gestito a Pratosardo da una ditta cinese e se non fosse stato per un controllo accurato durato più di un mese ed eseguito dal comando di Nuoro della guardia di finanza coordinato dal capitano Michele Bussu - e terminato con l'avvio di un procedimento amministrativo nei confronti della ditta e una maxi sanzione di circa 15mila euro che la ditta dovrà pagare per ogni lavoratore irregolare - l'andazzo sarebbe andato avanti chissà ancora per quanto tempo in spregio a un numero consistente di diritti dei lavoratori. Otto lavoratori di Nuoro, Oliena, Mamoiada e dintorni - erano stati assunti con un contratto irregolare.

Il servizio completo sul giornale in edicola e nella versione digitale

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative