La Nuova Sardegna

Nuoro

Barisardo, 200 in marcia per salvare il territorio

di Lamberto Cugudda
Barisardo, 200 in marcia per salvare il territorio

Pochi ma agguerriti i partecipanti al nuovo corteo del Comitato “Giù le mani” Micheli: «La sanità e la salute qui da noi sono messe a rischio dalla riforma»

10 giugno 2018
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BARISARDO. Ieri mattina, nuova manifestazione a livello territoriale promossa dal comitato “Giù le mani dall’Ogliastra”, in difesa «della nostra libertà di nascere, crescere e vivere il nostro territorio e per dare “certezze” ai nostri figli». Al contrario delle manifestazioni, con migliaia di persone, che sempre “Giù le mani dell’Ogliastra” ha organizzato negli ultimi anni a difesa dell’ospedale, del tribunale e di altri presidi, ieri la risposta popolare non è stata forte. A sfilare, per le vie principali di Barisardo, circa 200 persone. Ma come ha detto sia durante il corteo e anche al termine degli interventi l’avvocato Gianni Carrus, che fa parte del coordinamento di “Giù le mani dall’Ogliastra”, hanno partecipato «persone genuine e intellettualmente oneste, che continuano a battersi senza sosta per avere un’Ogliastra migliore». Presente, in apertura di corteo, anche Evelino Loi, con uno scooter elettrico-deambulatore, ma sempre pronto alla mobilitazione. Come ha ricordato Adriano Micheli, altro componente del coordinamento del comitato «non possiamo stare inermi davanti al continuo abbandono del territorio: la sanità e la salute sono messe a rischio da una riforma che penalizza pesantemente tutto il tessuto sociale ogliastrino». Micheli ha fatto riferimento «alle strade promesse e mai finite; a un porto abbandonato a se stesso; a un polo industriale che non decolla mai; a un aeroporto senza aerei: un trenino verde senza binari; e sorvolo sul polo della nautica e su quello della pasta fresca».

Erano presenti numerosi sindaci ogliastrini. Roberto Uda, sindaco di Loceri e presidente dell’Unione dei Comuni Ogliastra ha detto: «La riforma sanitaria non penalizza l' Ogliastra, è la sua mancata applicazione che ci sta penalizzando, la debolezza è che non si è dato gambe alla riforma, assumendo personale e potenziando i servizi, per smaltire le file d'attesa e dare risposte. Prendiamoci in mano il nostro futuro e diventiamo artefici della nostra crescita». Il suo collega di Barisardo, Ivan Mameli, è stato molto duro, spiegando che da cinque mesi chiede, agli enti preposti, che non transitino i pullman di linea in controsenso nella via Emanuele «anche perché d’estate, con il traffico che ci sarà, sappiano solo noi quello che succede». E ha proseguito ricordando come si sia in ginocchio per la troppa burocrazia «e perché i livelli istituzionali superiori non funzionano e tutto ricade sulle nostre spalle; la Provincia è una scatola vuota, la Nuova 125 è una vergogna: il lotto Barisardo-Tortolì non è incluso tra quelli che devono essere completati, ma io difenderò adenti stretti la mia comunità». Il sindaco di Ulassai, Gian Luigi Serra, ha ancora una volta rimarcato «la necessità di andare avanti uniti per ottenere risultati per il territorio». Alla manifestazione hanno partecipato il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI, vice presidente commissione Sanità), e la deputata Mara Lapia, che ha spiegato di essere presente non come M5S, ma come parlamentare sarda e componente della commissione Sanità. «Non siamo tantissimi – ha detto – ma è un inizio per il cambiamento. Voi siete la mia terra, che ho scoperto durante la campagna elettorale». Lapia si è impegnata a fare le sue proposte in Parlamento affinché l’Ogliastra abbia gli stessi diritti, sui servizi, degli altri territori.

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