La Nuova Sardegna

Nuoro

Torna lo spettro dell’agalassia

di Federico Sedda

Bolotana, sotto sequestro due allevamenti. Disposte le misure sanitarie per evitare il contagio

10 giugno 2018
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BOLOTANA. Due nuovi focolai di agalassia contagiosa degli ovini. È rispuntata nel Marghine la malattia che colpisce le pecore, una malattia che non è stata mai del tutto debellata. Da diversi mesi, tuttavia, non venivano segnalati nuovi casi. Ora, invece, ha fatto nuovamente la sua comparsa in territorio di Bolotana. Nei giorni scorsi, infatti, su segnalazione dei veterinari del presidio sanitario di Macomer della Assl di Nuoro, sono stati disposti i sequestri sanitari di due aziende zootecniche che si trovano nelle campagne di Funtana Zorzia, nella pianura del paese. Immediatamente sono scattate le misure di prevenzione per impedire la diffusione della malattia e il contagio delle altre greggi che si trovano nelle vicinanze.

Tra i provvedimenti adottati dal sindaco, Annalisa Motzo, con due ordinanze urgenti, oltre al sequestro sanitario degli allevamenti, figurano anche l’isolamento degli animali ammalati o sospetti da quelli sani, la disinfezione periodica dei ricoveri, il divieto di accesso a persone estranee e di movimentazione delle greggi sotto osservazione se non dietro il rilascio di autorizzazioni specifiche, la segnalazione della presenza della malattia agli ingressi dell’azienda e nelle zone di confine, il divieto di portare all’esterno qualsiasi vettore di contagio e di abbeverare i ruminanti in quarantena in vasche pubbliche o comuni e, infine, il divieto di utilizzare il latte prodotto.

L’intera area sulla quale insistono gli allevamenti dove sono stati individuati i focolai di infezione, compresi quindi i pascoli, è stata dichiarata – come da protocollo – o zona infetta da agalassia contagiosa. La malattia si diffonde facilmente tramite il contatto diretto tra animali e con la mungitura. Per le aziende colpite la perdita economica è enorme. La diffusione incontrollata del morbo può causare ingenti danni economici dovuti alla riduzione della produzione di latte. Il sintomo più frequente è rappresentato, infatti, dalla mastite, caratterizzata da un calo temporaneo o scomparsa del latte. Sintomi meno frequenti sono le artriti, congiuntiviti, aborti e mortalità neonatale. La situazione, al momento attuale, nelle campagne di Bolotana, è sotto controllo. Resta, comunque, la preoccupazione tra gli allevatori per il fatto che la malattia – che assieme alla lingua blue costituisce la causa principale di perdite economiche negli allevamento ovini – si sia ripresentata. Intanto, proprio sul fronte della blue tongue una nota dell’amministrazione comunale di Bolotana informa gli allevatori che hanno subito danni dal morbo della lingua blu dello scorso anno che sono aperti i termini per la presentazione delle domande di risarcimento e di aiuto. Le richieste possono essere inoltrate dall’11 giugno all’11 luglio 2018. «Le istanze fuori termine – fa sapere la nota del Comune – saranno ritenute non ammissibili». I moduli sono disponibili negli uffici comunali.



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