La Nuova Sardegna

Nuoro

Guerra, un dono da Bolotana a Biella

di Federico Sedda
Guerra, un dono da Bolotana a Biella

Una pietra del bastione di San Pietro regalata ai piemontesi per un monumento

19 giugno 2018
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BOLOTANA. Una pietra in granito che un tempo faceva parte dell’antico muraglione (su patiu) del bastione san Pietro di Bolotana sarà inserita nel lastricato che ornerà l’area monumentale di Biella, in Piemonte, realizzata per ricordare il centenario della prima guerra mondiale. L’amministrazione comunale di Bolotana guidata dal sindaco, Annalisa Motzo, ha, infatti, aderito all’iniziativa promossa dal comune piemontese di completare il compendio monumentale in onore dei caduti della grande guerra e, in particolare, dei soldati della Brigata Sassari. La proposta di mandare avanti il progetto è stata fatta al comune di Biella dal locale circolo culturale sardo “Su nuraghe” in occasione della commemorazione della fine della prima guerra mondiale. In particolare, il circolo ha proposto al Comune di completare l’area monumentale chiamata “Nuraghe Chervu”, dedicata alla Brigata Sassari e ai caduti biellesi, con la realizzazione di un lastricato composto da pietre di riuso provenienti da diverse regioni a testimonianza e ricordo del dolore delle guerre e dei sacrifici dei soldati. La proposta è stata accolta con entusiasmo dal sindaco della cittadina piemontese, Marco Cavicchioli, che ha scritto una lettera ai sindaci del Piemonte e della Sardegna invitandoli ad aderire all’iniziativa attraverso l’invio di una pietra con inciso il numero dei soldati del proprio comune morti nella prima guerra mondiale. L’iniziativa è accreditata dalla presidenza del Consiglio quale progetto rientrante nel programma delle commemorazioni del centenario della grande guerra. Il sindaco di Bolotana ha inviato al suo collega di Biella una pietra di granito con una lettera. «La nostra comunità – si legge nella nota – ha il piacere di donare questa pietra in memoria dei caduti della prima guerra mondiale. Il grande tributo di sangue che l’Italia ha pagato per diventare quella che oggi conosciamo non ha risparmiato nessuno». L’area monumentale sarà inaugurata il 4 novembre 2018.



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