La Nuova Sardegna

Nuoro

La scuola materna chiude i battenti

La scuola materna chiude i battenti

Olzai, il triste destino della storica struttura parrocchiale: mancanza di iscritti

01 luglio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





OLZAI. A Olzai non c'è più un numero sufficiente di bambini che possa frequentare l’asilo, per questo motivo chiude i battenti la storica struttura parrocchiale di San Vincenzo. Fatto già preannunciato nel periodo natalizio, quando i genitori dei quattro alunni frequentanti ricevettero la notizia che alla fine delle vacanze di Natale non sarebbe stato garantito il ritorno sui banchi di scuola per i propri figli. Poi il passo indietro della madre superiora Maria Casula, e la decisione di far concludere l'anno scolastico ai piccoli olzaesi. Ora la notizia è che a settembre la scuola non riaprirà i battenti. Troppo pochi i bambini, e troppo alti i costi di gestione per una struttura dal passato glorioso. Fondata nel 1904, ha garantito istruzione e presenza a Olzai. Si tratta della prima istituzione per l’infanzia nella diocesi di Nuoro, fondata dal canonico Salvatore Fancello che l’aveva affidata alle suore Vincenziane e che oggi è gestita dalla congregazione delle Figlie della Carità. Che la situazione delle scuole paritarie in Sardegna non sia facile, questo si sa. Sono tante le strutture che hanno visto svuotarsi le casse per via dei diminuiti trasferimenti regionali, che servono appunto a coprire i costi di gestione. Ma in questo caso, è il basso numero di alunni che ha portato inevitabilmente alla decisione della chiusura definitiva. Olzai ha un andamento demografico in picchiata e al giorno d’oggi conta appena 900 residenti. Con una media di tre nati all'anno ha vissuto negli ultimi tempi una vera e propria diaspora di servizi: per ultimo quello legato ai servizi bancari chiusi definitivamente lo scorso autunno. La scuola elementare e media resiste con le pluriclassi, ma se i numeri anagrafici continuano a restare questi, sembra non prospettarsi un futuro felice anche per questa istituzione. Pure il centro storico, dove si concentravano i servizi principali, si sta svuotando. Vuoto come le aule della scuola materna che negli anni '60 ospitava decine di bambini chiassosi e che oggi si arrende al fenomeno dello spopolamento. (m.c.)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative