La Nuova Sardegna

Nuoro

Dalla Russia alla scoperta del pane carasau di Oliena

di Nino Muggianu
Dalla Russia alla scoperta del pane carasau di Oliena

Decolla il progetto di Confartigianato sull’export Sardegna-Paesi asiatici. In Barbagia buyer e giornalisti stranieri per acquistare prodotti di qualità  

09 luglio 2018
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OLIENA. Grazie a Confartigianato Imprese Sardegna decolla l’Export Sardegna-Paesi asiatici. A Oliena buyer e giornalisti da Russia, Kazakhstan, Azerbaijan e Bielorussia in Sardegna per acquistare i prodotti del panificio “Forno Carasau” di Graziano Mula. «Facciamo toccare con mano l’impegno e la cura delle aziende – dice il coordinatore del progetto Stefano Mameli – per realizzare prodotti genuini e di qualità per un mercato vincente».

È di vVenti milioni di euro l’export dalla Sardegna verso questi cinque paesi. Sono arrivati a Oliena da Russia, Kazakhstan, Azerbaijan e Bielorussia nel panificio “Forno carasau” di Graziano Mula per acquistare il tipico pane. Dieci importatori, ristoratori, distributori e giornalisti dai quattro paesi euro-asiatici, nel tour organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna per il progetto “StoreSardinia”, hanno così potuto vedere in diretta la lavorazione del tradizionale pane olianese e degustare una delle eccellenze dell’artigianato alimentare del territorio. Da circa un anno, dopo la missione del febbraio 2017 a Mosca per l’internazionalizzazione dei prodotti sardi, il pane carasau e il guttiau di Graziano Mula, sono sugli scaffali del “Globus Gourmet”, uno dei più importanti supermercati alimentari di Mosca e della Russia, e nelle piattaforme on line, rigorosamente in caratteri cirillici. “Globus Gourmet”, è riconosciuta, a livello internazionale, come una delle migliori catene gastronomiche di tutto il mondo e, in Russia, è sinonimo di «eccellenza alimentare».

Collaborando con circa 500 fornitori, ha un assortimento di circa 10mila prodotti che sono distribuiti nei 10 supermercati presenti in tutta la Federazione russa (Mosca, San Pietroburgo, Repino e l’aeroporto Sheremetyevo); questi vengono quotidianamente frequentati da oltre 50mila clienti per una spesa media di circa 900 euro a scontrino. La particolarità di “Globus” è che il personale, oltre alla vendita, è preparato per fornire informazioni sulle caratteristiche dei prodotti, e sul loro uso in cucina.

«Dopo aver presentato e fatto degustare i prodotti delle nostre imprese nelle manifestazioni e nelle iniziative a Mosca, Minsk e negli altri Paesi euroasiatici – aggiunge Stefano Mameli, coordinatore del progetto “StoreSardinia” e segretario regionale di Confartigianato – abbiamo voluto portare in Sardegna buyer e giornalisti per mostrare loro i territori di produzione e dimostrare la qualità e la cura che le aziende mettono per realizzarli. L’interesse per i prodotti sardi è molto forte – continua Mameli – tanto che alcune imprese sono già presenti sui mercati dell’Est con i loro prodotti mentre altre avranno la possibilità di sottoscriverli nei prossimi giorni. Il valore aggiunto che può dare una visita in azienda e nella zona d produzione è impagabile – prosegue il coordinatore del progetto – considerata anche l’attenzione che la Russia, per esempio, ha per la Sardegna. Nei Paesi dell’Est, infatti, sono molto conosciute la nostra qualità della vita e la longevità della popolazione, caratteristiche derivanti anche dall’alimentazione e quindi legate alle eccellenti produzioni agroalimentari e vitivinicole. Insomma – conclude –, la Sardegna è vista come una terra quasi “magica”, segno evidente che cominciamo a essere conosciuti non solo per le vacanze».
 

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