La Nuova Sardegna

Nuoro

A Nuoro torna l'incubo eroina: allerta nelle scuole

Stefania Vatieri
A Nuoro torna l'incubo eroina: allerta nelle scuole

La direttrice del SerD: la triste realtà è che le dipendenze sono in aumento. La responsabile del 118: soccorsi una decina di ragazzi in overdose

02 novembre 2018
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NUORO. L’ultimo lo hanno trovato con la bava alla bocca, rannicchiato sui gradini di una scuola materna in pieno centro cittadino: aveva ancora la siringa infilata nel braccio. Un’immagine che per i tossicodipendenti, gli spacciatori, le forze dell’ordine e i medici significa solo una cosa: overdose. Qualche settimana prima a finire su una barella del pronto soccorso un’altra giovane vittima dell’eroina riportato in vita a suon di Narcan e adrenalina.

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«La triste realtà è che le dipendenze sono tutte in aumento senza distinzione. Siamo molto preoccupati perché consapevoli che anche in città c’è purtroppo un grande ritorno all’eroina – commenta la direttrice del SerD di Nuoro Rosalba Cicalò –. Un grave problema che a livello nazionale si sta sempre più prepotentemente imponendo nelle città e che già dagli inizi dell’anno sta mietendo numerose vittime – spiega –. Nel nostro territorio c’è la percezione di un aumento di nuovi consumatori che si aggiungono a quelli storici, ma ancora non abbiamo dati utili per tracciare un quadro chiaro della problematica – prosegue la direttrice del SerD –. Si tratta infatti di ragazzi ancora molto giovani, che si stanno affacciando adesso al mondo delle droghe pesanti, quindi è consolidato il fatto che da quando i ragazzi iniziano a quando si rivolgeranno ai nostri servizi passeranno circa sei, sette anni – sottolinea –. Credo che se qualcosa si debba fare è adesso cercando in tutti i modi possibili di portare questo “sommerso” al SerD, prima che sia troppo tardi. Un lavoro di squadra che coinvolga tutte le istituzioni e che miri al recupero in fase embrionale di questi nuovi tossici».

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E così l’illusione che da anni si cerca di coltivare e che vorrebbe l’eroina ormai debellata, fuori moda, va di nuovo in frantumi sotto gli occhi di tutti. «Erano anni che non ci capitava di soccorrere con questa frequenza persone in stato di overdose – spiega la responsabile del 118 Andreina Fois –. Nell’ultimo anno gli interventi di soccorso nella sola città di Nuoro sono stati circa una decina. Un numero apparentemente basso, ma che è invece una enormità se rapportato ai dati degli anni precedenti: un caso ogni due, tre anni – aggiunge –. Numerose sono state anche le chiamate di soccorso per l’uso di droghe sintetiche, un dato registrato nella fascia di popolazione più giovane» conclude Andreina Fois. C’è poi l’esercito dei nuovi utilizzatori, spesso molto giovani, che in virtù di una maggiore purezza della sostanza e di una “agofobia” lasciata in eredità dall’epidemia di Aids degli anni ’80 preferiscono fumarla o sniffarla. Ma alla fine quasi tutti finiscono per bucarsi. «Il problema esiste ed è talmente grande che ci sta accecando – esordisce don Mariani, parroco di San Giuseppe e responsabile della comunità per minori “Il mandorlo” –. Io mi porrei una domanda: “Cosa fanno le persone che sostano nei sagrati delle chiese dopo le dieci di notte quando i portoni sono ormai chiusi?”. Sarebbe opportuno andare di fronte alle scuole e vedere cosa succede tutti i giorni: i miei operatori devono fare i conti con gli spacciatori che sostano a pochi passi dagli istituti scolastici».

A fargli eco anche il presidente dell’associazione nazionale presidi, Nazario Porcu, che dopo anni alla guida di numerose scuole cittadine ha il polso della situazione. «È una problematica che definirei allarmante – dice Porcu –. L’evidenza è che i criminali hanno individuato i ragazzi più deboli, generalmente disabili mentali, per spacciare la droga dentro le scuole – sottolinea –. È ciò che è successo in una scuola media di Nuoro, un fatto risolto grazie all’intervento dei genitori e delle forze dell’ordine, ma che nasconde una problematica sempre più emergente». La realtà del consumo non rispecchia però i dati forniti dalle forze dell’ordine cittadine che evidenziano invece dall’inizio dell’anno ad oggi «un sempre più crescente numero di sequestri di hashish e marijuana», sottolineano Silvio Esposito, dirigente della Squadra Mobile della polizia di Stato di Nuoro, e Marco Ketten, comandante del Reparto operativo dei carabinieri.

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