La Nuova Sardegna

Nuoro

olzai 

Un vocabolario sardo-italiano dono di Enrico Piras al suo paese

di Michela Columbu
Un vocabolario sardo-italiano dono di Enrico Piras al suo paese

OLZAI. Duemilacinquecento vocaboli che caratterizzano la parlata olzaese sono stati raccolti nel vocabolario Olzaese - Italiano e Italiano - Olzaese ideato e scritto da pittore e incisore Enrico...

28 novembre 2018
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OLZAI. Duemilacinquecento vocaboli che caratterizzano la parlata olzaese sono stati raccolti nel vocabolario Olzaese - Italiano e Italiano - Olzaese ideato e scritto da pittore e incisore Enrico Piras. Si tratta dell’omaggio alla sua comunità di nascita, essendo figlio di un olzaese, il medico Pietro Costantino Piras e della storica mastra Lillina Marongiu che invece veniva da Sassari. L’artista ha voluto omaggiare la sua comunità di un’opera che avrà la funzione oltre che di essere il punto di riferimento per quanto riguarda la lingua, anche di essere il veicolo di una importante opera sociale. Infatti l’obiettivo è quello di raccogliere fondi per la Croce Azzurra olzaese, che dovrà distribuirlo nel paese. Il libro è stato interamente stampato a spese dell’autore, senza contributi pubblici. Un’opera arricchita di una parte narrativa, composta da brevi racconti ben conservati nella mente dell’autore che riguardano aneddoti su momenti di vita olzaese, con personaggi e luoghi cari alla memoria di Piras.

La parte narrata è stata intitolata “Olzai e gli olzaesi” e ha come personaggio centrale il grande pittore Carmelo Floris, caro a Piras per gli insegnamenti acquisiti dalla costante frequentazione del suo studio fino alla morte del pittore. Il libro infatti oltre a simpatici fatti che riguardano personaggi “storici” del paese, come il garzone, la massaia, il fontaniere comunale, contiene anche momenti di vita del grande artista, come spiega Salvatore Patatu nella prefazione. «Nel presente libro, Enrico ne fa un ritratto gustoso e simpatico, che tende a mettere in risalto le qualità umane di Carmelo e della sua vita da artista sotto tutti i punti di vista». Ancora non è stata stabilita la data della presentazione, quel che è certo, è che il patrimonio librario di che riguarda Olzai, ora si arricchisce di un saggio che unisce, è proprio il caso di dirlo, l’utile al dilettevole, con il vocabolario che regala alla storia futura termini di una lingua in costante cambiamento e con storie di vita vissuta la cui lettura è un esercizio di memoria del ’900.

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