La Nuova Sardegna

Nuoro

Una giornata alla Caritas tra i soldati della solidarietà

di Lamberto Cugudda ; w; Cresce il numero dei nuovi poveri e si allarga l’attività della Caritas diocesana Ogliastra nelle due sedi di Tortolì e Lanusei. La prima si caratterizza per la presenza del servizio quotidiano mensa, mentre la seconda per il centro di ascolto nel carcere San Daniele. Lunedì mattina, nella sede della Chiesa solidale della Caritas diocesana Ogliastra, nel Centro di ascolto (dove si riceve chi ha bisogno di aiuto), come di consueto e c’era anche il vescovo Antonello Mura, impegnato con i colloqui e brevi riunioni con i collaboratori. Il Centro di ascolto, come viene spiegato, «è il luogo privilegiato (perché consegnato dalla tradizione e confermato dall’esperienza) in cui si intessono relazioni con i poveri, maestri e pulpito del parlare e dell’agire di ogni Caritas». «Siamo qui – ha detto il presule – per ascoltare e cercare di dare risposte alle persone bisognose
Una giornata alla Caritas tra i soldati della solidarietà

Il responsabile don Cabras apre le porte del servizio mensa e del centro di ascolto Sono 130 i volontari che operano nelle sedi di Tortolì e Lanusei, aperte a tutti

14 dicembre 2018
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TORTOLÌ. Cresce il numero dei nuovi poveri e si allarga l’attività della Caritas diocesana Ogliastra nelle due sedi di Tortolì e Lanusei. La prima si caratterizza per la presenza del servizio quotidiano mensa, mentre la seconda per il centro di ascolto nel carcere San Daniele. Lunedì mattina, nella sede della Chiesa solidale della Caritas diocesana Ogliastra, nel Centro di ascolto (dove si riceve chi ha bisogno di aiuto), come di consueto e c’era anche il vescovo Antonello Mura, impegnato con i colloqui e brevi riunioni con i collaboratori. Il Centro di ascolto, come viene spiegato, «è il luogo privilegiato (perché consegnato dalla tradizione e confermato dall’esperienza) in cui si intessono relazioni con i poveri, maestri e pulpito del parlare e dell’agire di ogni Caritas».

«Siamo qui – ha detto il presule – per ascoltare e cercare di dare risposte alle persone bisognose che vengono a chiedere aiuto. E questo grazie anche ai tanti volontari che prestano il proprio servizio». I volontari nelle due sedi della Caritas diocesana sono circa 130, di cui oltre 90 a Tortolì. A poca distanza, nel proprio ufficio, il vicario della diocesi, nonché direttore della Caritas diocesana Ogliastra, don Giorgio Cabras, spiega che al primo posto c’è l’animazione dei centri parrocchiali e la formazione dei volontari. Mentre risponde alle domande del cronista, fornisce indicazioni a qualche volontario, risponde al telefono o fissa appuntamenti. La sua agenda quotidiana è fittissima di eventi. A poca distanza, alle 10, i volontari che operano nella mensa solidale, insieme alle tre suore indiane della Congregazione del Buon samaritano che operano nella Casa solidale della Caritas a Tortolì – la superiora suor Regina, suor Teresita e suor Elisabetta – sono già al lavoro per preparare i pasti per il pranzo. «Ogni giorno – spiega don Cabras, per vent’anni parroco di Stella Maris ad Arbatax – sforniamo circa 60 pasti caldi. Alcuni di questi, grazie ai nostri volontari vengono portati nelle abitazioni di anziani e ammalati». Alla sera la mensa non funziona, ma a quanti hanno bisogno viene data una busta con un pasto.

«Da diversi anni – conclude il sacerdote ogliastrino – sulla base di protocolli, già venticinque persone seguite dall’Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna)nelle nostre sedi di Tortolì e Lanusei, hanno potuto usufruire, seguiti da appositi tutor, delle misure alternative alla detenzione. Dieci lo stanno facendo e ci sono altrettante domande».

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