La Nuova Sardegna

Nuoro

Urzulei capitale sarda della speleologia

di Giusy Ferreli
Urzulei capitale sarda della speleologia

Decine di appassionati al corso numero sessantotto del Club alpino italiano 

03 ottobre 2019
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URZULEI. Urzulei si conferma capitale sarda della speleologia. Dopo il raduno internazionale dello scorso aprile che ha richiamato nel paese ai piedi di monte Gruttas centinaia di esperti e appassionati, per otto intensi giorni, dal 15 al 22 settembre, ha ospitato anche il 68esimo corso nazionale di tecnica organizzato dalla scuola nazionale di speleologia del Club alpino italiano, in collaborazione con il Gruppo grotte Cagliari della sezione Cai del capoluogo isolano e con il sostegno dell'amministrazione comunale di Urzulei guidata da Ennio Arba e del Gruppo archeospeleo ambientale Urzulei (Gasau).

Al corso si sono iscritti 18 allievi: 2 sardi, gli 16 provenienti da tutte le parti d'Italia. A tenere le lezioni 8 istruttori della Sns del Cai. Al bergamasco Rosi Merisio, esperto speleologo e istruttore nazionale è spettato il compito di dirigere il corso, segretario il sardo Andrea Placido. La sede logistica del corso è stato un edificio nel valico di Genna Silana. Da qui allievi e istruttori si sono mossi per andare alla scoperta delle splendide grotte del Supramonte: Nurra de su neulaccoro, grotta Luigi Donini, Sa rutt'e s’edera, voragine di Su ummigosu, Nurra de su cherchi mannu, sa rutta 'e Monte su Nercone e la voragine Dorghivè «Gli obiettivi del corso – spiega il cagliaritano Andrea Placido – sono stati quelli di fornire agli allievi una preparazione tecnica per affrontare la progressione speleologica in sicurezza ed autonomia, tramite lezioni tecnico-pratiche in aula ed in ambiente. Otto intense giornate di formazione e tecnica che si sono svolte in una zona interessantissima dal punto di vista speleologico». Nel territorio di Urzulei si contano dalle 250 alle 300 grotte e sono presenti il complesso di Codula di Lula, che è la grotta più lunga d'Italia con i suoi 70 chilometri di estensione, e la grotta di S'eni di Istetai con una profondità di 500 metri.



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