La Nuova Sardegna

Nuoro

«Scuole: servono risorse, trasporti e sicurezza»

di Alessandra Porcu
«Scuole: servono risorse, trasporti e sicurezza»

Macomer, l’analisi del vicepresidente regionale dei presidi: «Solo così si combatte la dispersione»

20 ottobre 2019
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MACOMER. «La sicurezza negli edifici scolastici è fondamentale. Purtroppo – afferma Massimo De Pau, vice presidente regionale dell’associazione nazionale presidi – la carenza di fondi rende difficoltoso garantirla, ogni anno di più». Così, a poco servono i continui solleciti dei dirigenti costretti a fare i conti con la legge che, da un lato, impone loro di svolgere il ruolo e le mansioni assegnati al datore di lavoro e dall’altro vieta che si occupino direttamente degli interventi strutturali sugli edifici. La competenza è degli enti locali. E se ai Comuni spettano anche i compiti in materia di realizzazione, fornitura e manutenzione ordinaria delle scuole primarie e secondarie di primo grado, alle Province corre l'obbligo di garantire le risorse per gli istituti superiori. «L’istituto superiore Satta e l’Ipia Amaldi di Macomer che sono sotto la mia supervisione – sottolinea De Pau – fanno capo, ad esempio a quella di Nuoro. Ente che, in seguito ai tagli notevoli degli ultimi anni, non è più in grado di svolgere appieno le sue funzioni». A complicare il tutto ci sono anche gli incarichi multipli affidati ai presidi. Com’è noto la carenza di alunni ha reso necessario l'accorpamento di numerosi plessi, specie nelle aree interne e più svantaggiate dell'isola. Da qui l'esigenza di assegnare ai dirigenti diversi istituti spesso distanti tra loro. "Oltre al "Satta" e all’Amaldi, che contano 700 studenti e di cui ho la titolarità – spiega Massimo De Pau – quest'anno mi è stata affidata la reggenza di un istituto sottodimensionato, quello di Silanus, da cui dipendono le scuole di Bortigali e Bolotana. Parliamo di 370 alunni che sommati agli altri fanno un totale di 1070 ragazzi. Ho sulle spalle una responsabilità enorme, così come tutti i colleghi che sono nella mia stessa situazione. Non si può andare avanti in questo modo – sottolinea il vice presidente regionale della Anp – È necessario che la classe politica isolana vari una legge integrata sull'istruzione. Una norma pensata e scritta di concerto col mondo della scuola, con chi quella realtà la vive quotidianamente». Necessario, però, secondo De Pau, anche l’intervento dell'assessorato ai Trasporti. «Per evitare che i ragazzi scelgano di frequentare le scuole nei grossi centri o che peggio, le abbandonino. È doveroso metterli nella condizione di avere dei mezzi che funzionino e che coprano quante più tratte possibile. Solo così si combatte la dispersione scolastica. Se, ad esempio, da Santu Lussurgiu a Macomer c'è un solo pullman disponibile e verso Oristano ce ne sono diversi, è chiaro – precisa Massimo De Pau – che gli studenti preferiranno iscriversi nel capoluogo, visto che la distanza è pressoché uguale».

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