La Nuova Sardegna

Nuoro

domani un forum sul territorio

di Giusy Ferreli

LANUSEI. Un popolo di pensionati abita l’Ogliastra. Qui, in un territorio dalle mille potenzialità, la percentuale delle persone “ritirate dal lavoro” è altissima . A fotografare impietosamente la...

24 ottobre 2019
3 MINUTI DI LETTURA





LANUSEI. Un popolo di pensionati abita l’Ogliastra. Qui, in un territorio dalle mille potenzialità, la percentuale delle persone “ritirate dal lavoro” è altissima . A fotografare impietosamente la società ogliastrina, sempre più vecchia e in buona parte fuori dai processi produttivi, sono i dati dell’Inps che raccontano un territori in preda allo spopolamento la cui economia è basta in larga parte sulle pensioni dei nonni.

Basta dare una rapida occhiata ai numeri, resi pubblici qualche giorno fa dall’istituto previdenziale, per rendersi conto che in alcuni casi la percentuale di persone in pensione rasenta la metà degli abitanti in quasi tutti i 22 comuni ogliastrini. E in un caso addirittura la supera. È il caso del piccolo borgo di Ussassai: il 63 per cento delle 526 anime che risiedono nel più piccolo centro ogliastrino, da anni stretto nella morsa dei fenomeni tipici delle zone interne, sono in pensione. Gli assegni versati da Inps e Inpdap sono complessivamente 351.

«Ussassai regge ancora il rapporto tra il numero degli abitanti e numero delle S grazie ai pensionati», commenta ironicamente il sindaco Giannino Deplano sfoderando un suo vecchio adagio secondo il quale a breve ci saranno più S nel nome del paese che residenti. «Le pochissime nascite – continua Deplano – vengono compensate dalla lunga vita dei miei concittadini. L’unica nota positiva è che questo dato conferma la longevità ogliastrina, per il resto non possiamo certo essere orgogliosi di questo primato».

Tuttavia Ussassai non è l’unico paese che risente di questa situazione. In altri centri come Perdasdefogu, Talana, Triei e Urzulei l’incidenza è comunque molto elevata e supera il 45 per cento. In controtendenza i paesi della costa. A Tortolì, il centro più popoloso dell’Ogliastra con i suoi quasi 12mila abitanti i pensionati sono soltanto (si fa per dire) il 29 per cento, mentre a Cardedu e Girasole sono sotto la soglia del 30 per cento. Lanusei, altro storico capoluogo dell’Ogliastra in calo demografico, i pensionati sfiorano il 37 per cento.

Questi numeri allarmanti non sono certo sfuggiti al sindacato. «A quanto pare – è il commento di Michele Muggianu, segretario territoriale della Cisl – ci rimane la salute E se consideriamo che sia tutto merito del Dna, allora c’è poco da stare allegri». I dati di Ussassai, giusto per citare l’esempio più eclatante, secondo il sindacalista certificano l’esistenza di comunità in crisi demografica e di prospettiva. «Manca un orizzonte su cui proiettarsi, una visione che porti lontano. l cittadini coraggiosi che decidono di restare nei paesi colpiti dallo spopolamento – conclude Muggianu sono sempre meno e anche quelli che restano sono in grande difficoltà. Purtroppo non c’è più l’idea di futuro». Il presente, triste, è quello raffigurato dai dati Inps e si poggia sulle pensioni dei più anziani. I giovani intanto emigrano. È evidente come a questo punto siano necessarie strategie di sviluppo del territorio che guardino lontano.

In Primo Piano
Calcio Serie A

Al Cagliari non basta un gran primo tempo: finisce 2-2 la sfida con la Juve

di Enrico Gaviano
Le nostre iniziative