La Nuova Sardegna

Nuoro

Ultimatum M5s: «Dimettetevi»

di Giulia Serra
Ultimatum M5s: «Dimettetevi»

Il consigliere Cossu interviene sul caso Succu: serve un atto di responsabilità della maggioranza

24 ottobre 2019
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MACOMER. «Le cose necessarie»: così ha scelto di titolare la sua lettera aperta il consigliere di minoranza Maurizio Cossu, rappresentante del gruppo locale del Movimento 5 Stelle, con la quale interviene nel dibattito politico apertosi nei giorni scorsi a seguito degli effetti travolgenti dell’inchiesta della Procura sul sistema sanitario oristanese che ha portato agli arresti domiciliari il sindaco Antonio Onorato Succu. «Abbiamo atteso che il silenzio potesse essere colmato da qualche risposta, da qualche chiarimento, da qualche proposizione. Politica. Niente. A nulla è servito chiedere un incontro con la vice sindaca. A nulla è servito aspettare e non stravolgere il sereno svolgimento degli ultimi recentissimi eventi di grande rilevanza della scorsa settimana. Ennesimo atto, il nostro, di responsabilità politica. Ma niente, neanche una parola», scrive Cossu nella premessa che sfocia poi nella richiesta esplicita, rivolta alla parte politica che guida la città, di assumere quelli che definisce «complicati, difficili e dolorosi atti politici di responsabilità».

«In questo momento un atto necessario sono, per noi, le immediate dimissioni della Giunta comunale – scrive il rappresentante dei 5S – Con il sindaco agli arresti domiciliari, un consigliere comunale sotto indagine insieme a diversi esponenti del Partito dei sardi, l’attività di pubblica amministrazione deve, a nostro avviso, essere svolta da un Commissario». L’esponente della minoranza richiama quindi la necessità di una figura terza, sopra le parti, «posta a salvaguardia dell’interesse esclusivo della comunità macomerese». La richiesta non è dunque quella di tornare alle urne anticipatamente: «non chiediamo né vogliamo elezioni anticipate. Non sono ora la soluzione, perché in questo momento una campagna elettorale servirebbe solo ad avvelenare un clima già troppo pesante. Inoltre – argomenta ancora Cossu – le accuse della procura di Oristano riguardano anche l’aver abusato dei propri incarichi istituzionali per fini elettorali. Finché non verrà fatta chiarezza, pensiamo sia necessario che il partito politico sotto indagine e questa Giunta si astengano dal prendere decisioni sul nostro destino».

Durissima dunque la posizione espressa da Cossu, che va sommarsi a quella altrettanto dura del gruppo di minoranza guidato dalla capogruppo Maria Luisa Muzzu .

Unione dei comuni. Altro fronte aperto dopo l’arresto del sindaco di Macomer è quello dell’ente sovracomunale che aggrega ed eroga servizi per i 10 comuni del Marghine. L’incarico di presidente, in capo dal 2015 ad Antonio Succu, resta per il momento vacante. Le mancate dimissioni dalla carica hanno determinato un groviglio burocratico, in quanto non si può procedere ad una nuova elezione interna. Lo statuto prevede che a sostituire il presidente assente debba essere il vice presidente, carica che non risulta però essere stata assegnata. In caso di assenza o impedimento di quest’ultimo, ad assumere l’incarico dovrebbe essere il “consigliere anziano”, ma è in corso una verifica per accertare l’interpretazione della norma. Nell’attuale composizione dell’assemblea, l’onere dovrebbe ricadere sul sindaco di Sindia Luigi Daga.

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