Lodè resta senza medico di base
Interrogazione di Deriu (Pd) all’assessore regionale alla Sanità Nieddu
25 ottobre 2019
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LODÈ. Se a breve sarà riaperta al traffico la strada provinciale che collega Lodè a Siniscola, non si risolverà certamente il problema relativo alla carenza di medici di base. Trecento tra gli abitanti del piccolo centro che si trova dietro il versante ovest del Montalbo sono infatti costretti a recarsi a Siniscola se vogliono essere visitati dal cosiddetto medico di famiglia. Impossibile infatti per loro usufruire in paese del servizio di diagnosi e cura a causa della mancanza di adeguata copertura dello stesso servizio nel loro comune di residenza. Una situazione che sta destando grossi problemi soprattutto nella fascia di età più avanzata che è poi la più numerosa visto che la maggior parte delle persone residenti, ha un’età superiore ai cinquant’anni. Per cercare di risolvere la questione sanitaria di centinaia di persone, il consigliere regionale del Partito democratico Roberto Deriu ha rivolto nei giorni scorsi un’interrogazione all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu per richiamare l’attenzione sulla precaria situazione dei servizi di medicina generale nel comune baroniese. «Un paese come Lodè non può essere trascurato, essendo uno dei centri a più elevato rischio di estinzione a causa dello spopolamento – ha dichiarato Roberto Deriu –. Casi come questo devono essere valutati per ciò che sono: autentiche emergenze. Pertanto – conclude – chiediamo che la Regione assicuri un trattamento di speciale vantaggio, anche in deroga alle ordinarie procedure, per Lodè e per i comuni nelle sue stesse allarmanti e difficili condizioni». (s.s.)