La Nuova Sardegna

Nuoro

Ecco il “Barbagia folk tour”

di Stefani Vatieri

Un trittico multimediale sui culti e le tradizioni realizzato dagli studenti del liceo artistico “Ciusa”

26 ottobre 2019
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NUORO. Una vetrina sul territorio per promuovere la cultura e le tradizioni barbaricine: gli studenti del liceo artistico “Francesco Ciusa” presentano il progetto “Barbagia folk tour, un trittico multimediale di puro folklore barbaricino. Un ambizioso progetto finanziato dalla Fondazione Sardegna, iniziato un anno e mezzo fa e realizzato in collaborazione con la società di archiviazione digitale “Taulara”, che ha coinvolto 13 studenti delle classi terze e quarte di vari indirizzi, guidati dai tutor didattici Giampaola Mereu e Francesca Calia, impegnati nello studio e nella rappresentazione della festa di Sant’Antonio a Olzai, del carnevale di Orotelli e S’Incontru di Pasqua, a Oliena.

Il risultato, presentato ieri mattina nell’auditorium della scuola, è un viaggio alla scoperta dei culti e delle tradizioni raccontate attraverso una galleria di immagini, didascalie e video il tutto all’interno di un ricco e accattivante sito web da qualche giorno visitabile online all’indirizzo www.barbagiafolktour.taulara.net. Con la possibilità di arricchimenti da parte dei visitatori che attraverso notizie o immagini possono contribuire alla crescita e all’approfondimento delle tematiche trattate. «È stata un’esperienza entusiasmante che ci ha fatto capire l’importanza e la grande bellezza del folklore – spiega la professoressa Giampaola Mereu, tutor del progetto –. Abbiamo deciso di presentare oggi l’ultimo tassello dell’iniziativa, il sito web, perché domani (oggi ndr) cade la giornata nazionale del Folklore e ci sembrava giusto celebrarla in questo modo».

Le attività svolte, che hanno comportato un’efficace operazione di valorizzazione delle risorse culturali, hanno inoltre permesso ai ragazzi di conseguire competenze più fini ed elevate, in vista di una migliore inclusione nel mondo del lavoro. Ma al tempo stesso sono stati resi più consapevoli delle realtà e delle potenzialità presenti nel territorio nel quale vivono e studiano, e sono stati accompagnati a riflettere sulle difficoltà del presente, interpretandole come stimolo alla creatività e alla ricerca di soluzioni operative costruttive, anziché come motivo di scoraggiamento, di fatalismo ed immobilismo.

«Sono molto orgogliosa del lavoro svolto dai ragazzi che più volte si sono rivelati sorprendenti per l’entusiasmo dimostrato e per le capacità – sottolinea durante l’evento la dirigente Silvia Meloni –. Un percorso che ha rappresentato un’opportunità unica e irripetibile per i ragazzi che gli ha dato la possibilità di scoprire le proprie tradizioni, ma sopratutto scoprire se stessi: un dovere che la scuola ha nei confronti dei propri alunni». Un pensiero condiviso anche dai tredici virtuosi studenti del liceo “Ciusa”, Giovanni Congiu, Damiano Mura, Piermauro Puddu, Noemi Loddo, Alessia Oleda, Cristian Brau, Luca Marteddu, Antonio Congiu, Gabriele Fiori, Mario Murgia, Marta Corrias, Salvatore Ortu e Fabio Puggioni, che sottolineano quanto iniziative simili siano importanti per l’accrescimento di competenze lavorative e personali.



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