Fucilate contro la casa di ex agente penitenziario
di Sergio Secci
Posada, l’atto intimidatorio si è verificato nella serata di giovedì nelle campagne in località Ludu
26 ottobre 2019
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POSADA. Alcune fucilate sono state esplose la notte scorsa contro l’abitazione di un ex sottufficiale della polizia penitenziaria di 59 anni in pensione da alcuni anni. L’episodio si è verificato nelle campagne di Ludu, a metà strada tra Posada e Torpè dove l’uomo originario di Torpè, abita assieme ai familiari.
Erano circa le 20,30 di giovedì quando da una strada sterrata che costeggia il nucleo di case, a ridosso della provinciale 24, qualcuno ha sparato alcuni colpi di fucile verso la facciata della casa, colpendo una delle finestre. All’interno c’erano il proprietario e la moglie che stavano consumando la cena e che per fortuna, non hanno riportato ferite. Per loro solo un grande spavento.
L’ex agente, ha chiamato immediatamente i carabinieri: sul posto sono arrivati i militari della stazione di Torpè e una pattuglia del nucleo operativo che hanno avviato le indagini per cercare risalire agli autori del grave gesto intimidatorio.
Il sopralluogo effettuato all’esterno dell’abitazione, ha permesso di accertare che i colpi d’arma da fuoco sono partiti da una strada di penetrazione agraria che viene utilizzata esclusivamente dai residenti per raggiungere il gruppo di abitazioni sparse nelle vicinanze. Per esplodere i colpi che hanno mandato in frantumi i vetri di una finestra, è stato invece utilizzato un fucile, probabilmente un arma da caccia.
L’uomo che è stato sentito a lungo dai militari, avrebbe dichiarato non avere nemici e di non riuscire a spiegare le motivazioni di un così grave gesto nei suoi confronti.
Erano circa le 20,30 di giovedì quando da una strada sterrata che costeggia il nucleo di case, a ridosso della provinciale 24, qualcuno ha sparato alcuni colpi di fucile verso la facciata della casa, colpendo una delle finestre. All’interno c’erano il proprietario e la moglie che stavano consumando la cena e che per fortuna, non hanno riportato ferite. Per loro solo un grande spavento.
L’ex agente, ha chiamato immediatamente i carabinieri: sul posto sono arrivati i militari della stazione di Torpè e una pattuglia del nucleo operativo che hanno avviato le indagini per cercare risalire agli autori del grave gesto intimidatorio.
Il sopralluogo effettuato all’esterno dell’abitazione, ha permesso di accertare che i colpi d’arma da fuoco sono partiti da una strada di penetrazione agraria che viene utilizzata esclusivamente dai residenti per raggiungere il gruppo di abitazioni sparse nelle vicinanze. Per esplodere i colpi che hanno mandato in frantumi i vetri di una finestra, è stato invece utilizzato un fucile, probabilmente un arma da caccia.
L’uomo che è stato sentito a lungo dai militari, avrebbe dichiarato non avere nemici e di non riuscire a spiegare le motivazioni di un così grave gesto nei suoi confronti.