La Nuova Sardegna

Nuoro

Il raduno delle vedette antincendio

di Bernardo Asproni
Il raduno delle vedette antincendio

La ventesima edizione dell’appuntamento è in programma il 16 a Orune

02 novembre 2019
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ORUNE. La ventesima edizione della rimpatriata delle vedette antincendio della Agenzia Forestas, già Ente Foreste, della provincia di Nuoro si tiene quest'anno a Orune, dopo le prime due svoltesi a Lula dove opera Angelo Mussinu, vedetta Su Calancone sul Montalbo, l'ideatore della felice iniziativa, ormai ritenuta una classica. Ed è un appuntamento irrinunciabile per gli operatori del settore, a conclusione della stagione degli incendi, sempre, quanto mai, carica di preoccupazioni e responsabilità. Quest'anno la rimpatriata si terrà il giorno 16 novembre dalle 9 nell'agriturismo “Budulio”, in località Su Tempiesu. L'organizzazione vede in prima linea gli operatori di Orune e, come punto di riferimento, non può mancare il lulese Angelo Mussinu, inossidabile deus ex-machina dell'iniziativa. «Sollecitiamo i colleghi perché facciano pervenire le adesioni quanto prima, i tempi stringono anche per definire i dettagli dell'incontro, per una giornata di allegria spensierata» ha puntualizzato Mussinu indicando i numeri di riferimento per chi intende aderire: 333-3934888 (Massimo Moni)e 347-8647390 (Angelo Mussinu).

Gli organizzatori contano di registrare, anche in base alle esperienze delle edizioni del passato, sulla partecipazione attorno, come minimo, di 80 vedette, possibilmente gruppo allargato a rappresentanti di altre province. Nell'agriturismo di Budolio dove potranno, in un ambiente oltremodo accogliente, assaporare i piatti con prodotti tipici locali, è l'occasione per scambiare opinioni e discutere dei problemi della categoria, puntualizzare la situazione a livello occupazionale e pensionistico oltre ad altre problematiche eventualmente emergenti. La felice scelta, peraltro, offre la possibilità di visitare questa realtà, una sorta di "paradiso" terrestre. Ma è, soprattutto, un momento di rafforzamento della socializzazione, da parte degli operatori. Il tutto col contorno della musica dell'organetto del giovanissimo Giovanni Cugusi di Lodè (padre lulese operatore nel cantiere di Lodè), dei canti a tenore e giocate alla morra.

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