La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuovo attentato a Torpè casolare dato alle fiamme

di Sergio Secci
Nuovo attentato a Torpè casolare dato alle fiamme

Malviventi in azione nella zona di Framigarzu, imprenditore 36enne nel mirino Sale la tensione: appena due settimane fa spari contro la casa di un ex poliziotto

08 novembre 2019
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TORPÈ. Ancora un attentato nelle campagne di Torpè. Ad essere preso di mira stavolta è un imprenditore 36enne del posto a cui i soliti ignoti hanno dato fuoco ad un casolare di campagna. Un caratteristico pinnettu in legno realizzato nelle campagne di Framigarzu a poca distanza dal nuraghe San Pietro e di proprietà di Francesco Fronteddu. Il casolare ha riportato seri danni alla struttura anche se per fortuna, le fiamme si sono estinte prima di provocare il crollo del tetto.

L’attentato potrebbe essere stato messo a segno qualche notte fa ma solo ieri mattina l’imprenditore, che ha un’impresa artigianale di pavimentazioni industriali, ne è venuto a conoscenza.

Arrivato nel podere dove si reca saltuariamente per trascorrere qualche ora in compagnia di familiari e amici, l’uomo ha notato dall’esterno che il locale presentava il tetto e le pareti annerite dal fumo. Non appena aperta la porta che dà accesso all’interno dello stesso, Francesco Fronteddu ha visto lo scempio provocato dal rogo: arredi e suppellettili bruciate dalle fiamme probabilmente appiccate utilizzando del liquido infiammabile.

All’uomo non è rimasto altro da fare che dare l’allarme e far intervenire sul posto gli agenti del commissariato di polizia di Stato di Posada che hanno portato con loro anche i colleghi della scientifica per appurare se i malviventi abbiano lasciato qualche traccia utile ad identificarli.

Fronteddu, persona pacifica e laboriosa, non ha saputo spiegarsi l’accaduto ed ha ripetuto più volte agli investigatori di non avere nemici o screzi con alcuno.

Inutile dire che gli attentatori hanno potuto agire indisturbati portandosi in prossimità del podere che sorge sulla sponda nord del fiume e mettendo poi a segno il dolo. In paese la notizia dell’attentato, che segue di appena quindici giorni gli spari contro l’abitazione di un ex sottufficiale della polizia penitenziaria, ha destato sgomento e incredulità.

Una condanna unanime per un gesto da vigliacchi contro una famiglia di lavoratori è stato ripetuta da tante persone che conoscono bene Francesco che assieme al fratello, gira tutta la Sardegna per eseguire pavimentazioni industriali.

Quello dell’altra sera è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di attentati impuniti che stanno minando la tranquillità del piccolo centro baroniese. La speranza di tutti i cittadini è che gli autori di questi gesti criminali vengano al più presto identificati e assicurati alla giustizia.

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