La Nuova Sardegna

Nuoro

Bosa, una zona di ripopolamento ittico

di Alessandro Farina
Bosa, una zona di ripopolamento ittico

Avviato il percorso per costituire l’area di riposo della fauna sottomarina

12 novembre 2019
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BOSA. Le risorse naturali non sono infinite, vanno preservate con metodi sostenibili di prelievo a fini economici e se necessario in alcune aree ben definite anche con spazi di riposo e ripopolamento della fauna sottomarina. Su questi principi è iniziato nei giorni scorsi a Bosa l’iter per la creazione di una zona di rispetto, si vedrà più avanti quanto ampia, dove e con quali regole gestionali, che permetterà a determinate specie di moltiplicarsi e crescere nelle un tempo ricche acque del piccolo golfo di Marrargiu. L’esigenza era emersa già mesi fa, alla luce di un precedente ritenuto complessivamente positivo: la piccola zona di ripopolamento dell’aragosta voluta proprio dai pescatori. Che riuniti dai responsabili del Flag Nord Sardegna si sono ritrovati qualche giorno fa nella sala convegni della biblioteca civica, insieme agli esperti biologi della società “Criteria,” agli amministratori comunali, in testa il sindaco Piero Franco Casula, all’Ufficio circondariale Marittimo Guardia Costiera. Per apprendere, discutere e capire su come procedere in un iter che, se tutto andrà per il meglio, dovrebbe concludersi entro il 2020 nella nascita di una nuova area questa volta destinata al ripopolamento delle più pregiate specie di pesci.

Prima di arrivare a meta infatti c’è un percorso di studio scientifico e redazione tecnica da affrontare, mentre alla fine sarà la Regione a decidere l'eventuale istituzione. L’iniziativa di realizzare nel mare di Bosa un’area di riposo e ripopolamento ittico fa capo alla misura 3.1 del piano previsto dal Flag nell’ampio territorio di competenza.

«Di fatto l’area nel golfo del Marrargiu dovrà essere creata e cucita dai pescatori, affinché risponda in tutto e per tutto alle loro esigenze ed idee, con la creazione di un regolamento che ne definisca i criteri di utilizzo» spiega la vice presidente del Flag Silvia Tanda. «L’amministrazione è favorevole alla luce delle decisioni dei pescatori» ha assicurato Piero Franco Casula. «Questo non è un piano imposto dall’alto. Noi siamo al vostro fianco e al vostro servizio» il messaggio ai pescatori dal Flag Nord Sardegna. Tanti gli operatori di Bosa presenti all’incontro, il segno dell’interesse della categoria. Che fa i conti ormai giornalmente con un mare sempre più povero di risorse, al pari del contenuto delle cassette di pescato.

«A Bosa abbiamo una grande realtà legata al mare. Non solo alla pesca, ma a professionisti della nautica, delle escursioni, della ristorazione» ricorda Silvia Tanda. Insomma, insieme all’economia si preserverebbe anche una cultura legata strettamente alla storia della città, un obiettivo a più vasto raggio. Nella prossima imminente riunione operativa si inizierà quindi a discutere sulla futura bozza di regolamento condiviso.



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