La Nuova Sardegna

Nuoro

Sigilli a una discarica di rifiuti tossici

di Kety Sanna
Sigilli a una discarica di rifiuti tossici

Blitz del Corpo forestale nei terreni ex Enichem. Il caso era stato sollevato da Alberto Manca, deputato del M5s  

12 novembre 2019
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OTTANA. Rifiuti tossici interrati: la Procura di Nuoro ha disposto il sequestro di un’area nella zona industriale di Ottana, attigua allo stabilimento ex Enichem. Ieri mattina il blitz del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna ha permesso di portare alla luce un vero e proprio giacimento di rifiuti tossici. A darne notizia Alberto Manca, deputato del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati che, già nel febbraio scorso, aveva denunciato la possibile presenza a Ottana di una discarica abusiva di ceneri pesanti depositate su un terreno vicino al depuratore consortile. Un esposto contro ignoti perché venissero compiuti gli opportuni accertamenti nel sito industriale dove si ipotizzava la presenza di 9mila tonnellate di ceneri sospette, derivanti da combustione di rifiuti industriali. Di queste però, solo 3mila, stando ai calcoli effettuati attraverso l’accesso agli atti da parte del parlamentare pentastellato, sarebbero state smaltite in modo corretto. Il resto delle ceneri pesanti, tra le quali i derivati dalla combustione dei pericolosi fanghi pan-dryer, i cosiddetti fanghi rossi, sarebbe stato smaltito in modo abusivo o, comunque, misterioso. A quella denuncia erano seguiti tavoli tecnici tra Comune di Ottana, Corpo Forestale, Arpas, Provincia di Nuoro, nel corso dei quali la Syndial aveva manifestato la volontà di collaborare mettendo a disposizione i propri mezzi. Dagli scavi effettuati dalla società, che ora si occupa di bonifiche, è venuta alla luce la discarica.

«Nelle ultime settimane – dice Manca – tra ottobre e novembre, l’Agenzia regionale Arpas ha effettuato dei sopralluoghi e dei campionamenti nel territorio ricadente nella proprietà di Syndial S.p.A, ora Eni Rewind, in cui è stata individuata la discarica di rifiuti interrati, sequestrata in via cautelativa dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale. Syndial, si è resa disponibile ad un confronto con le istituzioni, chiedendo un sopralluogo tecnico congiunto con le amministrazioni coinvolte per effettuare i campionamenti. Il materiale raccolto, la cui natura dovrà essere verificata, verrà conservato dalla società per un anno. Auspico – sottolinea il deputato del Movimento 5 Stelle – che l’intervento del Corpo forestale e della Magistratura faccia finalmente luce sulla gestione dei rifiuti in tutta la zona industriale di Ottana, e che le autorità competenti dispongano le necessarie risorse per procedere ad una certificazione ambientale di tutta la zona industriale. È importante poter dare garanzie per il diritto alla salute dei cittadini che vivono nel territorio di Ottana, nel rispetto per l’ambiente, e per gli imprenditori che dovessero decidere di investire in quell’area. Alla luce di questo nuovo ritrovamento – aggiunge – non so se ritenermi soddisfatto perché i sospetti che avevo sono risultati fondati, e con questo sequestro, registro una prima importante risposta al problema che denuncio, oppure più rattristato vista la gestione dei rifiuti molto discutibile. Ora – rimarca il componente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati – è il momento di capire dove sono le ceneri tossiche: si tratta appunto di ceneri, che potrebbero non essere un cumulo di rifiuti ma sparse ovunque nel terreno».

E conclude lanciando un appello alla Regione perché stanzi nuovi fondi per bonificare l’intera area una volta per tutte.

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