La Nuova Sardegna

Nuoro

Bosa, riparte l’iter per adeguare il Puc

di Alessandro Farina
Bosa, riparte l’iter per adeguare il Puc

Il piano urbanistico comunale risale agli anni ’80 e deve essere aggiornato

15 novembre 2019
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BOSA. La giunta comunale di Bosa, con una delibera che dà precisi indirizzi e necessaria dotazione finanziaria all’area tecnica del Comune, ha riavviato il complesso iter per adeguare il vigente e datato Piano urbanistico comunale, approvato a fine anni ’80, agli strumenti normativi sovraordinati emanati dalla Regione Sardegna. Città di fondovalle, con l’area urbana attraversata dal fiume Temo e quindi alle prese con pesanti problematiche di natura idraulica e idrogeologica, oltre alla necessità di attivare il Pul in tema di programmazione e utilizzo del litorale, Bosa deve fare i conti con i numerosi vincoli imposti dal Piano di assetto idrogeologico del 2005, dal Piano paesaggistico regionale del 2006 e del seguente Piano stralcio delle fasce fluviali. Mentre il Puc di Bosa è stato approvato nel lontano 1998 e non risponde più a moderne e veloci linee di indirizzo urbanistico e di crescita, in prospettiva anche turistica, della città. Un problema soppesato e sofferto da varie amministrazioni che, anche grazie ad alcune norme di semplificazione approvate solo qualche mese fa dalla Regione, la compagine guidata dal sindaco Piero Franco Casula intende ora evidentemente affrontare con decisione. Un primo tentativo di adeguamento del Puc a Pai e Ppr risale infatti al 2007, con seguenti incarichi a studi professionali per ulteriori incombenze emerse. Il lavoro venne per buona parte completato ma “A seguito della pubblicazione del Piano Stralcio delle Fasce Fluviali della Regione Sardegna si è, di fatto, creata una battuta d'arresto nelle procedure di adeguamento” spiega la delibera di giunta. L’iter riprende nel 2018, mentre nel gennaio 2019 la legge regionale 11 introduce delle modifiche tese a semplificare la complessa materia, pur nel rispetto dei principi di promozione, salvaguardia, tutela e sviluppo a cui non è evidentemente possibile derogare. Per la giunta Casula l’obiettivo è quindi di «implementare tutte le attività necessarie, nel rispetto del mandato del programma, per la formazione del nuovo Puc». Con la delibera approvata nei giorni scorsi l’esecutivo ha dato pertanto formale mandato al responsabile dell’area tecnica comunale di predisporre tutte le procedure necessarie fino all’approvazione definitiva di questo strumento. A partire dalla imprescindibile predisposizione di un “Preliminare di Piano” la fase che precede le interlocuzioni pubbliche, compresa la individuazione di eventuale coordinatore e figure professionali necessarie. Il tutto con corpose risorse attinte da diversi capitoli del bilancio comunale, che ammontano complessivamente ad oltre 166.000 euro.

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