La Nuova Sardegna

Nuoro

Consorzio di bonifica, nuovo corso

Dopo il rinnovo dei delegati la minoranza sollecita l’avvio di alcuni progetti

15 novembre 2019
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TORTOLÌ. A inizio mese si è votato per il rinnovo del consiglio dei delegati (formato da 15 membri, che dovranno poi eleggere il presidente) del Consorzio di bonifica d’Ogliastra, con sede nella via Pirastu a Tortolì. A vincere, ottenendo dieci consiglieri nei due elenchi differenti per i quali si è votato, è stata la lista “Noi siamo per l’agricoltura”, che nella seconda fascia (o elenco) ha presentato il presidente uscente, il tortoliese Franco Murreli, che è stato anche il più votato). I cinque consiglieri eletti nei due elenchi per la lista “Agricoltura prima”– Beppe Giacobbe, Giacomo Mannini, Pietro Pisano, Paolo Sechi e Mario Vittorio Cabras, parlano «di esito delle votazioni del Consorzio di bonifica che non lascia alcun dubbio». Per i cinque eletti in minoranza, i consorziati hanno scelto «di riconfermare parzialmente la passata amministrazione, della quale Murreli era diventato fortunosamente presidente quasi a metà mandato, a seguito di cambio di casacca».

Giacobbe, Mannini, Pisano, Sechi e Cabras, in veste di consiglieri eletti nella lista “ Agricoltura prima” augurano buon lavoro ai componenti della lista “Noi siamo per l’agricoltura”. «E anche al futuro presidente – dicono – chiunque esso sia. Che auspichiamo proveniente dal mondo agricolo. Accogliamo inoltre con piacere l’invito «a una proficua collaborazione per il bene del territorio e non per l’interesse personale di pochi». E ricordiamo al presidente uscente e a quello futuro, che è utile ricercare altri finanziamenti».

Per i cinque consiglieri di minoranza è ancora più utile spendere quelli già ricevuti «e sarà quindi opportuno e urgente che provvedano almeno a dare l’incarico per la progettazione della condotta adduttrice sud, per la cui realizzazione, da alcuni anni, al Consorzio sono stati già assegnati 10 milioni di euro (la metà dei quali già accreditati».

Ecco le conclusioni: «Ricordiamo che questo inspiegabile ritardo nel dare l’incarico per la progettazione, certificato dagli atti e forse dovuto ai veti incrociati di pochi, penalizza fortemente lo sviluppo agricolo dei territori interessati e la concessione di ulteriori finanziamenti dalla Regione. Tutto il resto è solo propaganda». (l.cu.)



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