La Nuova Sardegna

Nuoro

«L’economia sarda è in stagnazione»

di Lamberto Cugudda
«L’economia sarda è in stagnazione»

A Tortolì, per la prima volta, la presentazione del rapporto della Banca d’Italia

15 novembre 2019
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TORTOLÌ. «Nella prima parte del 2019 l’economia regionale ha sostenzialmente ristagnato, decelerando rispetto alla già modesta dinamica dell’anno precedente». Questo passaggio, emerso nella presentazione per la prima volta in Ogliastra del rapporto semestrale della Banca d’Italia sull’economia regionale (aggiornamento congiunturale 2019), può dare un primo spaccato della situazione isolana. La presentazione ha richiamato, nella sala riunioni del municipio, un pubblico folto e qualificato. Non sono mancati la prefetta di Nuoro, Anna Aida Bruzzese, i comandanti provinciali dell’Arma e della Guardia di finanza, colonnelli Franco Di Pietro e Alessandro Ferri, rappresentanti delle altre forze dell’ordine, imprenditori. Il sindaco Cannas ha salutato i presenti e ringraziato per la scelta caduta su Tortolì. I lavori sono stati apertidal direttore della sede di Cagliari della Banca d’Italia, Giancarlo Fasano. La presentazione dei dati è stata affidata a Roberto Rassu e Rosario Ballatore, della Divisione analisi e ricerca economia territoriale Banca d’Italia. Molto apprezzati anche gli interventi degli imprenditori tortoliesi Francesco Bovi (comparto turistico ricettivo) e Andrea Torchiani (nautica). I lavori sono stati conclusi dalla professoressa Silvia Balia dell’Università di Cagliari, che ha presentato importanti dati “sulle dinamiche demografiche e sfide per il sistema sanitario regionale”.

Da Rassu e Ballatore è stato precisato che «l’economia regionale ha ristagnato, vanno meglio il settore costruzioni e l’occupazione (in leggero rallentamento rispetto al 2018); attività di investimento timida, domanda estera in calo e consumi deboli; turismo in crescita ma in misura molto più contenuta rispetto agli ultimi anni; occupazione in crescita ma in rallentamento ed evoluta verso impieghi a bassa qualifica; la dinamica della produttività è stata deludente; per il futuro conteranno molto gli andamenti demografici». Fra l’altro, il quadro congiunturale si è indebolito nel settore industriale. I consumi delle famiglie sono in crescita molto lieve. Un’altra notizia è che l’offerta di lavoro è aumentata e il tasso di disoccupazione in calo. Salgono i lavoratori dipendenti (a tempo indeterminato) «e diminuisce il perimetro di lavoro autonomo» Di negativo c’è la crescita delle ore di cig (cassa integrazione guadagni) dopo la decrescita registrata negli ultimi 7 anni. A crescere è soprattutto la cigs (cig straordinaria).

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